Raggiunto ieri per telefono lui ha negato e smentito: “Non ne so nulla, lo apprendo da voi. Non ci sono comunicazioni ufficiali”; ma il vescovo di Valva-Sulmona Angelo Spina sapeva evidentemente di mentire, anche se la sua, insomma, è stata una cosiddetta “bugia bianca”. Perché del suo trasferimento si parlava insistentemente ieri ad Ancona, sua Diocesi di destinazione e perché la notizia, a quanto riporta oggi Il Corriere Adriatico, sarà ufficializzata oggi a mezzogiorno da Papa Francesco.
Angelo Spina se ne va, a dieci anni dalla sua investitura come vescovo di Valva-Sulmona lascia la piccola ma prestigiosa Diocesi abruzzese, per andare nella più grande e importante del capoluogo marchigiano.
Spina andrà a sostituire il cardinale Edoardo Menichelli a capo dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, che aveva già fatto rinuncia al suo incarico il 14 ottobre di tre anni fa al compimento dei suoi 75 anni, ma che poi era restato alla guida della comunità di fedeli marchigiani.
Per Spina, 62 anni molisano, nominato vescovo proprio a Sulmona dieci anni fa, si tratta di uno scatto di carriera atteso da anni e che, in cuor suo, sperava di fare prima. Quando nel 2010 si fece promotore della visita di Papa Ratzinger a Sulmona, a cui è molto legato (tanto da aver voluto una sua statua) grazie alla sua amicizia con padre Georg Ganswein (braccio destro del Papa emerito), sembrava cosa prossima. Poi però il non proprio esaltante successo della visita stessa (per non dire il flop) e il ritiro inaspettato dalla scena del Papa tedesco, avevano congelato le sue speranze.
Oggi, dunque, dovrebbe arrivare l’atteso annuncio che lo avvia sulla strada cardinalizia, con il trasferimento ad Ancona previsto tra fine settembre e i primi di ottobre prossimo.
Spina è stato un vescovo molto discusso e allo stesso tempo intraprendente a Sulmona: le sue battaglie sociali che spesso sconfinavano nella critica politica degli amministratori, si sono accompagnate in questi anni con momenti di contrasto anche duro con la comunità dei fedeli: dalla diatriba con le Confraternite, all’ultimo scontro con i fedeli per il processo di riorganizzazione della Diocesi poi congelato.
Che San Ciriaco protegga ora Ancona e tutti gli anconetani!