Elezioni, cercasi seggio tra “saune” e bar

A Bagnaturo, la frazione divisa in due come Gaza, si è rischiato fino a ieri pomeriggio di votare al bar: la scuola elementare che si trova sulla parte di Sulmona adibita a seggio 15 di detto Comune, infatti, non poteva essere adibita a seggio numero 9 del Comune di Pratola. Così aveva disposto la prefettura che solo in via eccezionale aveva acconsentito prima alle politiche del marzo 2018 e poi alle regionali di febbraio scorso, di utilizzare la scuola elementare come unica sede per i due seggi delle due “etnie” bagnaturesi.
Prima, infatti, non era mai successo di doversi spartire il seggio, perché in occasione delle precedenti elezioni congiunte (ovvero che coinvolgevano entrambi i cittadini dei due Comuni), Pratola aveva il suo seggio nell’asilo, ora chiuso. L’eccezione però non può diventare regola e così la prefettura aveva intimato al Comune di Pratola di trovare un’altra location. In Olanda, in fondo, si è votato nelle stazioni e nelle chiese per queste europee.
Ma dalla Chiesa locale non è arrivata la stessa disponibilità, così dopo aver ricevuto il no all’uso di uno spazio della parrocchia, il sindaco Antonella Di Nino è stata costretta a fare un avviso pubblico per reperire un locale.
All’avviso ha risposto il Bar Maco di proprietà dell’ex vice sindaco Costantino Cianfaglione che, pur di non creare disagi ai residenti, aveva accettato di mettere a disposizione un locale attiguo al suo bar a metà prezzo rispetto a quello offerto dall’avviso.
Tutto risolto, pulizie effettuate, slot machine spostate, sopralluoghi degli addetti, pronti al trasloco delle cabine insomma. Con in più la prospettiva di non farsi mancare il caffè. Fino alla visita dei carabinieri che, in una relazione, hanno ritenuto non idonea la location, perché troppo promiscua.
“La soluzione secondo la prefettura a questo punto – spiega il sindaco Di Nino – avrebbe dovuto essere lo spostamento del seggio 9 a Pratola centro, con l’attivazione di un servizio navetta. A questo però mi sono opposta, perché il voto deve essere libero e agevole: insomma dobbiamo invogliare i cittadini a recarsi alle urne, tanto più che tra i circa 400 aventi diritto della frazione ci sono molti anziani”.
Alla fine il prefetto si è convinto e per la terza volta ha autorizzato la deroga a mettere nella stessa scuola i seggi di due Comuni diversi.
Se non altro troveranno gli ambienti caldi, perché il sindaco di Sulmona ha, a differenza di tutti gli altri Comuni, disposto l’accensione degli impianti di riscaldamento in tutte le scuole che ospiteranno scrutatori ed elettori. Una deroga, quella disposta dal sindaco, che a molti è sembrata eccessiva e anche fuori norma. Anche perché prevede l’accensione dei termosifoni dalle 20 alle 7 del mattino, ben oltre le 7 ore previste per le deroghe dopo il 15 aprile. Anche in considerazione del fatto che ieri le temperature si sono alzate e che lungo le strade di mezzo mondo e anche di Sulmona hanno sfilato gli studenti contro il riscaldamento globale.
L’ultima nota di colore di questo sabato pre-elettorale l’ha disegnata la sorte che ha scelto, per il seggio 7 di Sulmona, come scrutatori, il consigliere comunale e provinciale Mauro Tirabassi e il dirigente del Bilancio di Sulmona Filomena Sorrentino. Entrambi hanno rinunciato, ovviamente, anche perché altrimenti sarebbe stato un problema pagare i colleghi scrutatori.

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