Sull’ospedale di Sulmona il coordinamento cittadino della Lega non ci gira attorno e accusa la Casini, fresca di dichiarazioni e richieste sul nosocomio peligno, di una riapparizione in campo piuttosto tardiva.
Nella nota il gruppo spiega “dopo aver dimenticato per anni anche la semplice esistenza della nostra struttura la Sindaca – lasciando nell’abbandono più totale i valorosi Operatori che in condizioni talvolta impietose hanno portato avanti il loro lavoro – improvvisamente riappare in campo e, dall’alto della sua fallimentare esperienza amministrativa, indica all’assessore di riferimento e ad altri responsabili di settore la via da seguire, producendo una serie di cifre senza specificarne l’origine”. Dalle stoccate alla gestione dell’amministrazione sul tema del presidio la Lega passa all’affondo sui posti letto “ci risulta che 4 di questi li abbia cancellati direttamente il Dg Tordera nell’ultimo atto aziendale con Delibera n. 1207 del 20 giugno 2018. Atto questo approvato dalla Sindaca in quanto componente del Comitato ristretto dei sindaci della ASL1: e allora protesta oggi per un atto da lei stessa approvato?”
La Lega ricorda poi la “vergognosa” delibera n.30 del consiglio Comunale del 28 luglio 2016, sulla Sanità peligna dell’attuale amministrazione: “merce di scambio”.
Al contrario invece, specificano, “l’appena nata Giunta Regionale sta rivolgendo molta attenzione alla Sanità del territorio peligno e, tra le altre cose, a breve sarà espletato il concorso per il reparto del Pronto soccorso, a cui seguiranno tutti gli altri atti necessari a far tornare l’Ospedale di Sulmona al livello che gli compete”.
La Casini alle parole dei leghisti non ci sta, rivendicando le sue richieste in merito al SS. Annunziata, come lecite accusando a sua volta la Lega di “ malafede e spregiudicatezza politica, chiedendo pure quante volte il sindaco abbia effettuato visite ai reparti, facendo poi confusione tra quanto prevede il Piano regionale su dotazione e quanto è competenza di un sindaco”.
Sui posti letto, poi ribatte come questo sia materia di programmazione regionale, “un sindaco non può né definire né autorizzare alcun assetto”. Poi il primo cittadino si rivolge alla consigliera della Lega La Porta “la propaganda elettorale è finita e anziché pensare al numero dei sopralluoghi che ho effettuato io, la consigliera regionale della Lega, espressione di questo territorio, si dedicasse piuttosto a risolvere concretamente le serie e numerose problematiche della sanità peligna e dell’ospedale, che va valorizzato, dato che rischia di restare una scatola vuota, e va autorizzato per i 129 posti letto previsti inizialmente e non per i 122. Oggi è in via di definizione il Patto della Salute 19-21, ma la Regione è assente”
La Casini prosegue “Auspichiamo che la Lega, anziché rispondere contando i sopralluoghi, dia seguito a quanto il territorio chiede” Perchè sottolinea il sindaco “Viste le sue numerose visite in ospedale fin dalla scorsa campagna elettorale, con l’Assessore regionale e il Ministro alla Sanità dello stesso partito, e vista la futura nomina del nuovo manager della Asl1, “dobbiamo sperare che sia imminente la risoluzione concreta di tutti i problemi della sanità locale, avendo ora gli strumenti per dimostrare con i fatti (e non con le passerelle), ponendo fine a questa propaganda elettorale su un tema così importante per la città e il territorio”
La Casini ha ragione. Proprio la lega parla se la parola stessa già significa una promiscuità di diversi metalli, ed anche una chiave per una porta non è di un unico metallo. Figuriamoci che altro fallimento e confusione possono addurre al povero ospedale.