Mimmo Di Benedetto e il suo gruppo, quello che ha corso alle ultime elezioni regionali con l’area centrista di “Solidali e Popolari per l’Europa con Legnini”. si candidano a prendere le redini del Pd locale.
Lo fanno ufficializzando il loro sostegno al Pd proprio alle prossime elezioni del 26 maggio: “La decisione è stata determinata dalla volontà di assicurare la necessaria spinta e partecipazione attiva al processo di rinnovamento che il Partito Democratico – scrive Di Benedetto -, attualmente l’unico in grado di arginare la deriva populista e sovranista in cui il Governo attuale vorrebbe far sprofondare il Paese, ha avviato tanto a livello nazionale quanto a livello territoriale”.
In prima linea con Di Benedetto c’è il consigliere comunale Francesco Perrotta che alle ultime amministrative sosteneva Bruno Di Masci come sindaco, quello stesso Bruno Di Masci, invece, che ora è diventato la pedina da sostituire nel circolo commissariato di corso Ovidio.
Il segretario-commissario Francesco Piacente proprio nei giorni scorsi aveva ribadito la necessità di virare la linea politica, in opposizione e lontana dall’esperienza del governo Casini, per ricostruire un’area di centrosinistra in cui il Pd dovrà, per forza di cose, recitare un ruolo importante. Ed è chiaro che questo ruolo non potrà essere affidato a Di Masci, dopo la sua decisione di stringere un patto con Gerosolimo, rompendo in modo netto e plateale con la direzione regionale, ma anche e soprattutto con la base di centrosinistra.
Di Benedetto, d’altronde, è molto vicino all’area di Rinnovamento Democratico, la rete di sindaci che ha dato molto fastidio allo scacchiere di potere dell’ex assessore regionale. Una scelta, dunque, che pone una presa di campo e che non prevede nel centrosinistra futuro l’ingresso, o il ritorno, dei gerosolimiani che, d’altronde, sono legati al momento al centrodestra con il consigliere regionale Marianna Scoccia (moglie di Gerosolimo) in quota Udc, partito che ha stretto un patto con Forza Italia proprio in occasione delle europee alle porte.
Di Benedetto e Perrotta, che intorno a loro hanno pezzi del Pd storico (da Franco La Civita a Franco Casciani a Sandro De Panfilis), d’altronde, stanno lavorando già da mesi con gli altri gruppi di area per costruire un’alleanza alternativa alla destra e ai gerosolimiani.
Sarà un percorso lungo che inizia formalmente con questa tornata elettorale del 26 maggio, nella quale Di Masci, ora, non potrà più intestarsi i risultati del Pd, come pure aveva detto di voler fare. Buoni o cattivi che saranno.
Ancora Di Masci, l’immarcescibile, il guastatore della vita politica sulmonese: che vada finalmente in pensione!!!!