Segretario a testa alta: pubblicata la gara per la refezione scolastica

Le pressioni interne ed esterne sono state molteplici in questi giorni: sindacati, forze politiche, nutrizionisti e privati. Alcuni con osservazioni pertinenti, altri con pretese fuori dalla logica e dalla normativa europea. Gira anzi un messaggio whatsapp sui telefoni della politica nel quale qualcuno, una delle ombre-fantasma che si aggira a Palazzo, e che altro nella vita evidentemente non ha da fare, scommette, anzi scommetteva, che il segretario comunale sarebbe andato a casa prima di fare la gara d’appalto, quella delle mense scolastiche. Secondo il principio del “qui comando io”.
E’ che l’appalto è di quelli, dei pochi rimasti, ghiotti: una gara da 2,5 milioni di euro per cinque anni, su cui alta è l’attenzione degli operatori locali e non. Perché mette in gioco equilibri economici e relazionali, voti e potere.
Il segretario comunale Nunzia Buccilli, però, non ha ascoltato le sirene e soprattutto non si è spaventata dei bulli della politica (e non solo della politica) e così, oggi, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (n° 56) la gara europea e verde che il Comune di Sulmona, tramite la sua Cuc, ha bandito per garantire già da ottobre prossimo un nuovo servizio per la refezione scolastica.
L’importo a base d’asta, con offerta economicamente più vantaggiosa, per le tre annualità è di 1.471.687,50 euro a cui bisogna verosimilmente aggiungere un altro milione di euro circa in previsione del rinnovo, già programmato, per altri due anni.
Insomma chi si aggiudicherà la gara gestirà la refezione scolastica fino al 2024, il che vorrà dire la possibilità di non avere interruzioni del servizio come accaduto lo scorso anno, di poterne monitorare la gestione e di assicurare al vincitore la tranquillità necessaria anche per fare investimenti ulteriori sul territorio.
Le offerte dovranno essere presentate entro mezzogiorno del 19 giugno prossimo, con l’apertura delle buste già prevista per il giorno successivo.
Insomma non si torna indietro, i dado è tratto e, nonostante le richieste di forzare una gara europea con premialità oltre i limiti previsti per i prodotti locali, il Rubicone è stato passato.
A testa alta.