Non ci vorrà molto per vedere il caro Ovidio sullo schermo. In che senso? Si sono concluse le riprese del film Lectura Ovidii con la regia dell’abruzzese Davide Cavuti. Un progetto importante e stimolante che ha coinvolto un cast di “prestigio”.
Ad interpretare Ovidio è Pino Ammendola, Fabia è stata affidata a Maria Rosaria Omaggio, ed ancora tra gli attori vi sono: Edoardo Siravo (Imperatore Tiberio), Franco Oppini (un amico di Ovidio a Tomi) e poi ci sono le interviste e le Lecturae con Michele Placido, Lino Guanciale, Giorgio Pasotti, Ugo Pagliai, Maddalena Crippa a cui si aggiungono i contributi di studiosi e latinisti quali Domenico Silvestri, Nicola Gardini, e Giordano Bruno Guerri.
Il film-documentario è stato prodotto da “MuTeArt Film” in collaborazione con l’istituto Ovidio di Sulmona, che vede il project management della dirigente scolastica Caterina Fantauzzi.
Tutto nasce dal Bimillenario Ovidiano che qualcosa, forse forse, è riuscito a produrre. Il docu-film, il terzo per il regista, nasce dalle riprese degli attori invitati dalla scuola per le Lecture Ovidii.
Riprese professionali alle quali Cavuti ha poi deciso di abbinare spezzoni di fiction con riprese effettuate tra il santuario di Ercole Curino, San Cosimo e in generale in Valle Peligna.
“Abbiamo voluto documentare il lavoro svolto – spiega la dirigente Fantauzzi -. Gli studenti hanno lavorato in alternanza scuola-lavoro coordinati dalla professoressa Cardone. Un modo – prosegue – per acquisire le competenze necessarie al mondo del lavoro come il saper organizzare, pianificare, rendicontare, rapportarsi ad ambienti diversi dalla scuola”.
Un esperimento, un’esperienza innovativa per gli studenti che vedranno il frutto del loro lavoro ed ingegno probabilmente entro il mese di giugno.
Simona Pace
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