Incarichi e posizioni organizzative: corsa alla stanza dei bottoni. Tirabassi: “Fallimento totale della Casini”

Il fermento a palazzo San Francesco sembra sia tanto, perché, si vocifera, l’amministrazione comunale starebbe per affidare le posizioni organizzative e nel clima non proprio fraterno a Palazzo si è già scatenata la corsa alla medaglia. Che poi è una medaglia di soldi, qualche migliaio di euro in più all’anno, a cui molti aspirano. Tanto più che, sembra, i soldi per coprire questi “premi” sarebbero sottratti dalle progressioni orizzontali.
Da qui alla riorganizzazione della macchina amministrativa, però, ce ne passa, in attesa tra l’altro del nuovo dirigente del terzo settore e forse anche di quello del quarto prossimo al pensionamento.
E a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, è ora il consigliere ex di maggioranza Mauro Tirabassi, attaccato, neanche troppo velatamente, nell’ultima assise dall’attuale esecutivo che, nel rispondere ad una sua interrogazione sul comando della polizia municipale, non ha mancato di scaricare su “qualche ex amministratore” la responsabilità del disastro che c’è oggi negli uffici.
“Tutti sanno che ho fatto parte dell’amministrazione Federico dal 2008 al 2013, con delega anche al personale. Ebbene, forse è il caso di ricordare a lor signori che la riorganizzazione fatta a fine 2008 dall’amministrazione Federico, dopo appena sei mesi dall’insediamento, rispondeva a una logica di razionalizzazione e di riduzione delle posizioni dirigenziali prevista sia dalla normativa di settore (D.L. 112/2008) sia dalla previsione che alcuni servizi (es. gestione raccolta rifiuti) sarebbero stati esternalizzati – dice Tirabassi -. La riduzione da 6 a 4 posizioni dirigenziali comportò un risparmio immediato per l’amministrazione comunale di circa 250mila euro. Le ultime Peo ( progressioni economiche orizzontali ) e le ultime Apo (incarichi di posizione organizzativa) due importanti strumenti di gestione e di incentivazione del personale sono state attribuite nel 2011 sempre dall’amministrazione Federico. Da allora sono passati otto anni e di Peo e di Apo non si è più sentito parlare da parte di ben due amministrazioni che si sono succedute ( Ranalli e Casini). Non è questo un modo corretto di procedere nella gestione delle risorse umane”.
Tirabassi ricorda in particolare il totale immobilismo dell’attuale amministrazione sull’argomento, con la delega al Personale passata per le mani di tre assessori: “Cristian La Civita ostacolato dal sindaco su ogni ipotesi, tanto che le poche delibere che è riuscito a portare a compimento, come il Rogus, non portano la firma del sindaco – continua Tirabassi – poi la decisione del primo cittadino di avocare a sé la delega che ha prodotto zero delibere e in ultimo il testimone passato all’assessore Biagi. Che la mancata riorganizzazione abbia influito in maniera fortemente negativa su questi tre anni di amministrazione è sotto gli occhi di tutti. Prova ne è quello che si sta palesando in questi giorni sul settore edilizia scolastica completamente bloccato ma anche quello che è successo in questi tre anni per l’approvazione di documenti di ordinarissima amministrazione, come il bilancio e il rendiconto, arrivati sistematicamente in consiglio fuori termine e dopo le puntuali diffide ad adempiere del Prefetto”.
E d’altronde la distribuzione delle posizioni organizzative sembra sia anche un modo per il sindaco di placare i fermenti interni della nuova maggioranza e dei dimasciani in particolare, in una affannosa conquista di posizioni e di potere in questo precario equilibrio amministrativo e politico.

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