Il Comune di Sulmona non è ancora riuscito ad aggiornare il proprio Piano di protezione civile. L’ultimo risale al 6 aprile 2009, la giornata seguente il tragico terremoto dell’Aquila, durante la quale l’allora amministrazione Federico approvò in fretta e furia il piano. La legge predispone che il piano sia aggiornato ogni qual volta ci sia una modificazione sostanziale e in questi lunghi 10 anni ce ne sono state diverse. Quella che salta più all’occhio è sicuramente quella che riguarda le aree di accoglienza in caso di evento calamitoso, fra le quali figurano l’istituto Lombardo Radice e l’istituto Tecnico per geometri e ragionieri, entrambi inagibili e interdetti al pubblico.
Per questo motivo nell’ottobre 2018 il Comune ha indetto una gara pubblica del valore di poco superiore ai 21 mila euro, nella quale si chiedeva ai partecipanti l’aggiornamento del piano di Protezione civile del Comune, ma anche: l’aggiornamento del piano catasto incendi ai sensi della legge 353/2000; la redazione del piano neve in attività ordinaria; l’aggiornamento di localizzazione dei pericoli da valanga o esistenti; lo studio dell’analisi della condizione limite per l’emergenza – CLE; la redazione piano di derattizzazione, deblattizzazione, disinfestazione, disinfezione.
La gara però non ha avuto buon esito in quanto è andata deserta e per questo motivo il Comune ci riproverà, come sancisce la determina dirigenziale nella quale si stabilisce che si procede alla rimodulazione del servizio che avverrà attraverso un’indagine di mercato, con successivo affidamento tramite Mercato Elettronico. L’importo a disposizione del lavoro è rimasto invariato.
Savino Monterisi
“la determina dirigenziale – emanata ieri e che con tutta probabilità verrà discussa in giunta domani “. Il manuale di diritto amministrativo ha preso fuoco !