Sul progetto Aviosuperficie, rimasto senza risposte da oltre un anno, arriva il supporto della consigliera regionale Antonietta La Porta che accende luce e intenzioni su un’opera che potrebbe offrire opportunità al territorio. “Ho ritenuto il progetto interessante e degno della massima considerazione, visto che le ricadute positive sarebbero tante per il nostro territorio; sarebbe opportuno che gli Enti preposti lo valutassero con estrema attenzione, cosa che ad oggi come riferitomi dall’Associazione non risulta stia accadendo, tanto che lo stesso Progetto giace ancora nei cassetti del Comune di Sulmona. Ma la cosa che preoccupa, è che i ritardi burocratici rischiano di far perdere il finanziamento garantito da alcuni operatori privati”.
Un’opera intitolata alla memoria di “Fabrizia Di Lorenzo”, la studentessa sulmonese morta nell’attentato terroristico di Berlino nel 2016, e illustrato dal rappresentante dell’Associazione, il Presidente Concezio D’Alessandro.
Un progetto che, però, allo stato dei fatti, non avrebbe ricevuto la giusta attenzione tanto che, a più di un anno dalla presentazione a Comune e sindaco, i promotori, stanchi dei tempi della burocrazia e delle mancate risposte, avevano scritto al ministro Salvini. La consigliera in quota Lega sottolinea “Seguendo una prassi consolidata, ormai standard per la nostra area peligna, rischiamo di rinunciare ancora ad opportunità di sviluppo, possibilità lavorative che riguardano anche in questo caso diverse unità da impiegare: non solo per la Pista, ma anche per una Scuola di tecnici di settore da collocare in uno spazio individuato tra Sulmona e Pacentro”.
L’associazione aveva più volte rimarcato le possibilità dell’aviosuperfice, potrebbero essere svolte diverse attività quali: il controllo e la repressione degli incendi boschivi, le esercitazioni ed eventi di pubblica sicurezza, operazioni di soccorso in montagna, soccorso animali, controllo e prevenzione di valanghe e slavine, monitoraggio qualità dell’aria e rilevamento dell’inquinamento ambientale, servizi di pronto-soccorso sanitario ma anche rilevamenti archeologici e controllo del territorio in generale.
In sostegno del progetto, La Porta, invita ad una visione lungimirante e di utilità “Ricordo infine la valenza strategica dell’intera struttura: per fini di Protezione civile, per operazioni di tutela ambientale, ma ancor di più per l’utilizzo a fini turistici. Farò quindi il possibile affinché questo Progetto trovi la giusta strada per la sua realizzazione”.
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