Il nuovo regolamento servirà per mettere una pezza a colori ai ritardi e alle latitanze. Quelle che per tre anni hanno visto lasciati nel cassetto 220mila euro di contributi regionali già assegnati, soldi che dovevano servire per l’abbattimento delle rette di asili nido e micro nido e che invece, a Sulmona, erano spariti nel nulla.
Il Germe se ne era occupato ampiamente e nei giorni scorsi il segretario comunale ha ripescato la somma nelle pieghe del bilancio, facendo una difficile trattativa con la Regione che quei soldi se li era già in qualche modo ripresi.
Il nuovo regolamento sarà portato probabilmente in consiglio già il prossimo 29 aprile, una corsa contro il tempo per presentarsi alla gara, annunciata, con le carte in regola e soprattutto al nuovo anno scolastico che vedrà un aumento considerevole delle rette a partire dal primo settembre e che, almeno in parte, il Comune vuole arginare.
I provvedimenti avranno valore retroattivo di un anno, ma avranno accesso ai rimborsi solo quelli che non hanno usufruito degli sgravi Inps (circa il 40% degli utenti) e con un metodo proporzionale che favorisce le prime due fasce di reddito Isee, quelle fino ad 8mila euro, per le quali il servizio sarà nei fatti gratuito. Gli sconti e i rimborsi si applicheranno quindi in modo proporzionale a partire dalla terza fascia (dagli 8mila ai 15mila euro) che avrà un abbattimento del 40%; quindi la quarta fascia (da 15mila a 28mila euro) la cui riduzione sarà del 30%; per la quinta fascia (dai 28mila ai 34mila) sarà del 20% e oltre i 34mila del 10%.
Non è tutto oro quello che luccica, messo che luccichi in verità, perché con il nuovo regolamento non sono più previste ad esempio le riduzioni delle rette in base ai giorni di presenza, cosa che ad oggi è invece prevista, e non è poca cosa per bambini dai 3 ai 36 che spesso si ammalano.
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