I bus sono fuori uso e il Comune lascia a piedi gli ospiti del Certamen Ovidianum. E meno male che per l’amministrazione “il poeta Ovidio, genius loci della Città – si legge nella delibera al Certamen riservata – sia punto di forza per la promozione culturale, turistica e di sviluppo socio-economico del territorio peligno”. Davvero un bel biglietto da visita che ha costretto ieri e oggi gli organizzatori della manifestazione ad arrangiarsi con i mezzi privati degli insegnanti a fare da spola e poi ad affittare una navetta privata, per poter trasferire i circa centocinquanta ospiti dall’albergo al cinema Pacifico e alla scuola, dove questa mattina si è svolta la traduzione dei trentotto versi del libro quarto delle Metamorfosi, quelli che raccontano del mito di Andromeda.
Un’attenzione, o meglio una disattenzione, quella delle istituzioni, che fa d’altronde il paio con la totale assenza ieri all’inaugurazione, così come era stato alla presentazione dell’evento, di un qualsiasi rappresentante di palazzo San Francesco: non il sindaco, né un assessore, neanche un consigliere comunale. Con la dirigente Caterina Fantauzzi, visibilmente imbarazzata sul palco, a dover dare la parola per i saluti al solo vescovo della città.
La solitudine di Ovidio, salvo qualche rara eccezione, insomma, continua e si fa affronto, per una città che appena due anni fa sembrava doversi risollevare proprio nel suo nome (e con i “suoi” soldi).
Tanto più che la delibera di sostegno (si fa per dire) alla manifestazione è stata partorita solo ieri e, oltre al fiume di parole e ipocrisia che riserva alla cultura, prevede la concessione dei servizi e un contributo il cui importo è però stato “demandato a successivo atto di giunta”. Il Certamen, infatti, aveva fatto domanda per un contributo di 10mila euro, ma il Comune ne aveva previsti solo 2mila. Come in un suk, quindi, era iniziata la contrattazione con l’ultima richiesta di offerta avanzata dai latinisti di almeno 5mila euro, richiesta a cui non è più pervenuta risposta.
Chissà forse domani con il mercato del sabato, tra una incerta d’aglio e un chilo di zucchine, la giunta potrebbe valutare meglio la quotazione dell’evento. Perché, in fondo, “le manifestazioni culturali incentivano la promozione turistica del territorio – si legge ancora nella delibera – contribuendo allo sviluppo e al benessere della comunità e potenziando l’immagine culturale e turistica della Città”. Mica no.
A fronte dell’abbandono e del vergognoso disinteresse istituzionale, se non altro, la XX edizione del Certamen si sta confermando uno degli appuntamenti culturalmente più interessanti e più attesi d’Abruzzo. Dopo la traduzione di questa mattina, oggi si torna al Pacifico con un ospite d’eccezione come Nicola Gardini dell’università di Oxford e domani, al teatro, con il reading di Ugo Pagliai.
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