Multe e Ztl, l’esperienza del centro senza auto

C’è stato prima l’attacco degli hacker, poi il disallineamento del server con la banca dati che ha portato ad annullare diversi verbali e poi ancora le rotture di alcuni varchi: l’incasso lo scorso anno per il Comune, in quanto a multe, è stato quasi la metà di quello che si era previsto. Ovvero 180mila euro circa (ruoli a parte) rispetto ai 300mila preventivati.
Per il 2019 si conta però di tornare a regime, anche perché entro un paio di mesi dovrebbero entrare in funzione altri due varchi elettronici e cioè quello della cosiddetta Costa del Contadino (la strada che collega la circonvallazione orientale e via Morrone) e quello di via della Rocca che, sempre dalla circonvallazione orientale, immette su via Solimo.

Il problema della Ztl, d’altronde, è di quelli destinati a tornare presto alla ribalta: un po’ perché si avvicinano le belle giornate, un po’ perché si avvicina la settimana di Pasqua, molto perché nelle ultime settimane i lavori di rifacimento stradale di corso Ovidio hanno nei fatto obbligato sulmonesi e non a sperimentare una specie di pedonalizzazione.
Barriere arancioni a parte, in effetti, il centro storico senza auto, ma proprio senza (per l’impossibilità a passare anche degli autorizzati e dei portatori di handicap), ha regalato un bel colpo d’occhio, molto apprezzato dai turisti, un po’ meno da alcuni commercianti. Ringraziano in particolare quelli che più servono i turisti (confetti, bar, gelaterie e ristoranti), un po’ meno quelli degli habitué che lamentano cali di incassi per l’impossibilità dei clienti a caricare la merce acquistata.

Questione vecchia di almeno tre decenni e tre anni, questi ultimi in attesa che l’amministrazione Casini scelga e proponga una strada da seguire. Le ipotesi di pedonalizzazione parziale (tra via De Nino e via D’Eramo) sembrano essere state archiviate, così come tutto il dibattito sul centro storico e il piano parcheggi, a cui la viabilità è strettamente legata.
Ma d’altronde con una maggioranza non proprio granitica, questo argomento è meglio non affrontarlo. Meglio per la maggioranza, non certo per la politica della città, quella che deve scegliere e puntare orizzonti.

Per tornare alla giornata e ai conti della serva, quest’anno in bilancio tra multe nuove e vecchie risultano in sospeso oltre 1 milione di euro di incassi. Di questi però, per legge, una parte (circa 690mila euro) va accantonata nel fondo crediti di dubbia esigibilità, per cui a somme tirate si prevede di incassare al netto 360mila euro (300mila delle quali da multe nuove).
La metà di questa somma finirà nel calderone del bilancio, un’altra metà, come prevede la legge, sarà invece vincolata a potenziamento e attività di polizia municipale e sicurezza stradale.
In particolare 45mila euro sono destinati alla segnaletica stradale, altri 45mila euro per potenziamento di attività di controllo, attrezzature e inventivi per la polizia municipale, 2mila euro per la mobilità ciclistica, 3mila per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, 2mila per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza stradale, 50mila per l’assunzione a tempo determinato di 6 agenti per 3 mesi, 15mila per assistenza e previdenza al personale di polizia, 15mila per il potenziamento dei servizi di sicurezza stradale e 3mila per la manutenzione ordinaria del patrimonio, come strade e piazze.

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