Un misterioso ritardo sul nososcomio e sulla soluzione dei problemi legati alla gestione dei detenuti da ricoverare.
A denunciarlo Mauro Nardella Segretario Generale territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria e componente della confederazione Uil Adriatica Gran Sasso pronto a chiedere lumi al direttore sanitario dell’ospedale e se sarà necessario incalza “interrogherò l’assessore regionale alla sanità sui motivi che stanno alla base di questo, a nostro avviso, ingiustificato quanto strano ritardo”.
“Credevamo che l’inaugurazione avvenuta in pompa magna più di tre mesi avesse posto la parola fine al lungo calvario subito dagli agenti di polizia penitenziaria di stanza al carcere di piazzale vittime del Dovere ma, a quanto pare, tutto è ancora lasciato in balia dell’incertezza più assoluta” che prosegue “A questo punto viene spontaneo chiederci il motivo di cotanto ritardo atteso che tutto faceva presagire che, dal momento del taglio del nastro, tutto si sarebbe potuto svolgere, nell’ambito della consegna dei locali, in pochissimo tempo”.
Tutto questo sarebbe a discapito dello stress degli operatori penitenziari, della sicurezza degli stessi, ha sottolineato Nardella, che aggiunge “dell’economia di una Nazione che di tutto ha bisogno fuorché di decuplicare il costo di operazioni ( traduzioni dei detenuti e loro piantonamento ospedaliero). Tali operazione giova ricordare che in mancanza di locali presidii sono costretti a svolgersi in ambiti extraterritoriali con in inevitabile aggravio di costi e rischi”.
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