Dopo la sindaca di Sulmona Annamaria Casini, anche quella di Pratola Antonella Di Nino rivolge un invito al presidente della Regione Marco Marsilio, in seguito alla partenza del dottore Di Luigi dall’ospedale di Sulmona.
Per Di Nino tutelare il Di Luigi avrebbe significato prestare attenzione al tanto “bistrattato” punto nascita di Sulmona ed aggiunge: “Questa nostra Valle ha bisogno di ritornare al centro delle priorità perché i cittadini sono quasi rassegnati a quegli eventi che ci pongono in difensiva dopo tante, troppe, spoliazioni. Abbiamo diritto anche noi a vivere non di deroghe e proroghe ma di programmazione certa che guarda al futuro con ottimismo” .
La consigliera regionale Scoccia invece fa la sua proposta sul punto nascite: “Personalmente chiederò all’assessore Regionale alla sanità Nicoletta Verì di intervenire presso la Direzione aziendale affinché si provveda nell’immediatezza a donare il reparto del personale sanitario idoneo per L’attività. La vera battaglia sarà nel dotare il nostro ospedale di personale qualificato e di opportune strumentazioni”.
Sulla questione ospedale interviene anche il Movimento 5 Stelle che denuncia, con la senatrice Gabriella Di Girolamo e il consigliere regionale Giorgio Fedele, lo stato precario del reparto di Oncologia che opera con un solo medico, per giunta con contratto precario.
“Quello del personale carente – dichiara Fedele – è un problema molto sentito nelle strutture ospedaliere abruzzesi, un problema che diventa una vera e propria emergenza in reparti come quello di oncologia, in cui la figura del medico è associata a patologie che rendono il rapporto di fiducia tra personale e pazienti parte stessa della terapia”.
La senatrice Di Girolamo sostiene: “Durante le nostre visite ispettive, il problema che maggiormente ci viene descritto da parte degli operatori sanitari è sempre lo stesso: carenza di personale e/o di strumentazioni tecniche. L’aumento del tetto di spesa annunciato dal ministro Grillo è l’opportunità per l’azienda sanitaria di investire per adeguare il servizio sanitario alla richiesta del territorio. Le aree interne risentono della negatività di numerose scelte politiche a loro sfavorevoli, è giunto il momento di lavorare in controtendenza”.
S.M.
Cari politici se è così che svolgete la vostra carica è meglio che andate a casa. Con i vostri accorati appelli di protezione per un medico giovane e di poca esperienza dimostrate solo di non conoscere i veri problemi del vostro ospedale. Lavorate invece affinché questo nosocomio venga spogliato proprio di queste figure professionali che ricorrono ai social Web e giornali e a voi politici per cercare protezione un medico vero lavora e dimostra con i fatti quello che vale e non cerca protezioni politiche. Come cittadina di questo territorio sono nauseata da tutto questo . Mi auguro che in futuro le cose cambino e che questi professionisti passino il loro tempo a lavorare invece di preoccuparsi a farsi scrivere ridicoli articoli di giornale ed a rincorre questo o quel politico per chiedere protezione.