Magneti Marelli, sciopero di otto ore convocato dalla Fiom Cgil

La Fiom Cgil convoca nuovamente lo sciopero allo stabilimento Magneti Marelli di Sulmona per via della gestione dell’officina da parte dell’azienda, che come denuncia il sindacato, chiede straordinari di domenica notte e poi ferma gli impianti durante la settimana, spesso chiedendo ai lavoratori di usufruire delle proprie ferie. Capita infatti che sia richiesto lo straordinario la domenica notte e poi durante la settimana per mancanza di materiale gli impianti di montaggio vengano fermati o fatti lavorare al minimo della loro capacità produttiva. Secondo la Fiom, la domenica notte dovrebbe essere utilizzata per fare una “seria e reale manutenzione”.

“L’azienda secondo noi – dichiara le Rsa Fiom – sta utilizzando in modo non corretto gli straordinari obbligatori, lo dimostra il fatto che attualmente non c’è un aumento di volumi e questo comporta che durante la settimana, molti impianti vengono fermati per più turni lavorativi e ai lavoratori viene chiesto di usufruire dei propri giorni di ferie per sopperire ai vuoti lavoro. Si sta creando di fatto una flessibilità sulla schiena e sulle tasche dei lavoratori”.

Per i metalmeccanici della Cgil restano seri dubbi sul piano industriale dopo la vendita di Magneti Marelli alla Calsonic Kansei, azienda giapponese controllata dal fondo d’investimento statunitense Kkr. Le perplessità sono legate soprattutto alla capacità di garantire gli attuali livelli occupazionali con questo tipo di gestione

“Continuiamo chiedere investimenti seri – concludono le Rsa Fiom – che mettano realmente in condizione gli impianti di aumentare i volumi produttivi, specie in vista dell’imminente aumento di turnazioni e quindi di volumi del principale cliente, Sevel. Mentre gli investimenti che azienda e sindacati firmatari continuano ad ostentare, descritti addirittura come ingenti, ma che di fatto sono delle gocce d’acqua nell’oceano, non puntano ad aumentare i volumi, bensì ad aumentare l’automazione su alcune postazioni creando così i presupposti per una futura perdita di posti di lavoro”.

Lo sciopero si terrà dalle 22 di domenica notte alle 6 di lunedì mattina ed avviene in un momento di relativa tensione nello stabilimento, soltanto due giorni fa, ad un lavoratore del sindacato Sinlai era stato impedito di entrare in azienda.

Savino Monterisi

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