Il coordinatore cittadino della Lega Sulmona, Nicola Di Simone, tutte la sua preoccupazione riguardo l’unità territoriale dell’Arap di Sulmona, in particolare la mancanza di personale geometra. L’espletamento delle pratiche tecniche era gestito fino a qualche tempo da un dirigente indicato dalla Sede centrale di Cepagatti, poi revocato. Pertanto nella sede sulmonese urge l’assunzione di personale dipendente stabile – il personale di riferimento attuale è in via di pensionamento – altrimenti l’unità di Sulmona è destinata non solo a non fornire più alcun servizio all’utenza, ma anche a scomparire a scapito della sede centrale, che resta troppo lontana ed è assente da ogni tipo di problematica legata alla gestione della nostra area industriale.
“Tutto questo – scrive Di Simone – quando invece a Cepagatti si continuano ad emettere nuove determine di assunzione o di stabilizzazione del personale entrato a far parte di ARAP con la gestione D’Alfonso: il numero degli interinali ammonta circa a 39 unità, a fronte dei dipendenti storici che sono circa 70. In questo incrocio inoltre, si verificano spesso inutili sovrapposizioni di ruolo”. Intanto le finanze di Arap sono messe malissimo con un debito di fiscalità pari a 6 milioni di euro e con il personale storico che si ritrova con previdenza e contributi non versati.
“Insomma – conclude Di Simone – preme ancora una volta far notare, che il progetto di fusione degli ormai ex Consorzi industriali nell’ente unico è stato un fallimento. Questa gestione di Arap ha portato non solo assunzioni nelle aree della costa che facevano comodo a D’Alfonso, ma anche un mare di consulenze inutili e costosissime. A tal proposito, ci si chiede come mai sul sito di riferimento dell’ente www.arapabruzzo.it, sia assente l’Elenco dei Consulenti 2017, oltre alla mancata pubblicazione del Bilancio 2017. Forse perché in ARAP i conti non tornano mai, e per qualcuno non devono tornare”.
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