Operazione anti-terrorismo, perquisite 20 persone di origine tunisina

Reati legati al terrorismo e al sostegno economico di un movimento radicale islamico. Questa mattina la direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo dell’Aquila ha perquisito circa 20 persone di origine tunisina a seguito di una complessa attività di indagine.

Si tratta di soggetti che si sono stabiliti in Italia e per i quali i carabinieri del Ros e i finanzieri del Gico del capoluogo hanno messo in atto le attività d’indagine e perquisizione che hanno interessato non solo l’Abruzzo, ma anche Torino, Milano e la provincia di Ascoli Piceno.

Le ipotesi di reato riguardano una serie di illeciti di natura tributaria necessari a raccogliere ingenti disponibilità di denaro potenzialmente da destinare anche al finanziamento di attività riconducibili al movimento radicale islamico “Al-Nusra”. Nascoste dietro ad attività di rifinitura edilizia e commercio di tappeti, intestate a soggetti di
comodo ma gestite da un unico soggetto,  “capo indiscusso del gruppo”, sono stati messi in piedi giochi per “distrarre ingenti somme di denaro dalle società”.

Il denaro, poi, veniva “riciclato” attraverso l’acquisto di beni immobili e l’investimento in altre attività imprenditoriali, nonché destinate al finanziamento di gruppi radicali di ispirazione islamica insediati all’estero.

Le attività di polizia giudiziaria eseguite oggi sono state svolte con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri e della Guardia di Finanza di Torino, Milano, Ascoli Piceno e Teramo e anche grazie all’azione di coordinamento
assicurata dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri e dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza.

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