L’export dell’economia abruzzese resta una “variabile dipendente” del mondo del trasporto. La conferma, l’ennesima, se mai ci fosse ancora bisogno di ribadire il primato incontrastato sul made in Abruzzo dei colossi dell’automotive concentrati nel Chietino, arriva dallo studio sulle esportazioni nel 2018 messo a punto da Aldo Ronci per la CNA Abruzzo. Un rapporto che conferma, numeri alla mano e al di là delle cifre assolute che indicano piccoli incrementi inferiori percentualmente agli anni precedenti – 8.727 milioni contro gli 8.403 del 2017 – il primato incontrastato esercitato dal comparto dei motori sul totale delle produzioni in uscita dai nostri confini regionali.
Una tendenza consolidata così sintetizzata dallo stesso curatore dello studio, che dice: “Lo scorso anno i mezzi di trasporto hanno aumentato di 330 milioni la loro fetta di export, mentre al contrario gli altri prodotti sono scesi di 6, confermando il doppio andamento delle nostre esportazioni. Pesi differenti confermati da altri numeri: il settore dell’automotive rappresenta la metà del totale delle esportazioni regionali, mentre a livello nazionale solo l’11%, con un aumento percentuale del comparto dell’8,4%, contro un decremento nazionale dello 0,1%. Al contrario, invece, le altre produzioni regionali scendono dello 0,2% a fronte di un aumento in Italia del 3,5%”.
Primato dei motori dunque incontrastato per l’Abruzzo che esporta, ma che rivela per il resto segnali di debolezza gravi. Con gli altri comparti produttivi costretti a galleggiare, tra le discrete performance registrare tanto da abbigliamenti e pelletteria (76 milioni in più, con una impennata importante soprattutto del Teramano, che da solo ne porta a casa ben 58) che dai prodotti chimici (+29), e le nette flessioni dei farmaceutici (-18 milioni) o addirittura il “profondo rosso” di apparecchiature e macchinari (-114).
“Il dato più allarmante dell’export abruzzese – dichiara CNA – è quello delle industrie manifatturiere locali che producono beni diversi dai mezzi di trasporto e che hanno un valore medio di export per impresa di appena il 44% di quello medio nazionale. Questo significa che, indipendentemente dalle variazioni, il volume delle esportazioni del sistema produttivo locale è decisivamente troppo basso”.
S.M.
Commenta per primo! "Export abruzzese in crescita, trascinato dall’automotive"