Per la minoranza il momento politico che vive la città è “uno spettacolo indecoroso al quale i cittadini non meritavano di assistere e ricorderanno Casini per la sua spregiudicatezza politica e la sua intollerabile disinvoltura”. Così recita il manifesto nel quale i consiglieri attaccano senza mezzi termini la sindaca Casini e il Partito Democratico, in particolare il suo istrione Bruno Di Masci. Per Balassone, Perrotta, Pingue, Salvati e Tirabassi – manca la firma della consigliera Bianchi -, Casini dopo tre anni di sindacatura, raccoglie solo i cocci di “una città isolata, umiliata con governi che, come in un gioco di figurine, sono andati ripetutamente in frantumi facendo alla fine deragliare la città”.
Come detto l’opposizione attacca anche i compagni di banco Dem che però appoggiano Casini, scrivendo: “Quel che più meraviglia è che a sostenere ora politicamente Casini e a prendere parte a questa stravagante operazione di potere sia sceso in campo, dando il suo determinante ed interessato contributo, il Partito Democratico di Bruno Di Masci, principale forza di opposizione, divenuta ora acrobaticamente maggioranza e che non disdegna di andare a braccetto con la Casini fino a ieri bersaglio di corrosivi giudizi e persino di insulti legati alla sua presunta incapacità e inadeguatezza politica”.
Singolare è la volontà della consiglieri Bianchi di non firmare il manifesto definito “privo di contenuti”, una scelta nella quale si può intravedere anche la sua volontà di sottrarsi al fuoco incrociato in questa fase, in vista di una eventuale chiamata per dirigere il consiglio comunale dal suo scranno più alto, quello della presidenza.Il resto dell’opposizione invece, rilancia l’azione politica – dopo il ribaltamento degli equilibri di consiglio – attraverso l’attacco pubblico della sindaca e del Partito Democratico. Quest’ultimo in particolare mantiene una situazione paradossale, all’opposizione ma con propri assessori in giunta. Una situazione che potrebbe anche essere sbrogliata da un eventuale commissariamento del circolo sulmonese.
Savino Monterisi
Questi sono i nostri rappresentanti? Che vadano tutti a casa, a cominciare da Bruno Di Masci, un’incredibile lunga vita impegnata a distruggere l’attività politica a servizio della città. Un uomo senza età: lo ricordiamo da quando potavamo i calzoni corti.
Torniamo alle elezioni, sperando che arrivino i marziani.
Meglio i marziani che questa manica di inqualificabili tristissimi personaggi .
Ancora Di Masci: una vita in politica a difesa dei suoi interessi personali, non della città. Cittadini, mandiamolo finalmente a casa! Ha diritto, anche lui, di fare il nonno.