Rafforzare il reparto di oncologia, l’appello di Salvati al Consiglio regionale

Urge un potenziamento. A ribadirlo è la consigliera comunale di Sulmona Roberta Salvati a seguito della notizia di un solo medico in forza al reparto di oncologia dell’ospedale SS. Annunziata. Chiede “una sanità più vicina ai cittadini, soprattutto nei momenti di malattia come chi, quotidianamente deve affrontare cicli di chemio e radioterapia”. Potenziare il reparto, dunque, e aprire un centro radioterapico. Queste le sue richieste.

“I pazienti residenti nel territorio peligno-altosangrino che devono sottoporsi a radioterapia sono costretti a raggiungere gli ospedali dei capoluoghi di provincia con notevoli disagi – afferma – , a questo si aggiunge il depotenziamento del reparto con un solo medico all’attivo”.

Se di contenuti deve essere riempito il nuovo presidio ospedaliero allora “è giunto il momento di farlo”. La Salvati lancia così un appello ai consiglieri eletti nel territorio, Marianna Scoccia, Roberto Santangelo e Antonietta La Porta, e al presidente della giunta regionale Marco Marsilio.

Ieri a farne un altro era stato Dante Del Giovane, per l’associazione Percorsi, a seguito dei disagi che sta vivendo il Cim di Sulmona con due auto praticamente ferme da 15 giorni a causa di danneggiamenti dovuti al vento.

S. P.

6 Commenti su "Rafforzare il reparto di oncologia, l’appello di Salvati al Consiglio regionale"

  1. bene, la signora ha votato per il declassamento,nel 2016,ospedale di base con 5 unita’operative,quanto stabilito dal ” pacchetto” del commissario/presidente ,assessori ,
    incluso il capo bastone del feudo,sindaca,consiglieri,ecc esigenze di bilancio,riorganizzazione,efficienza erogazione servizi,nuove legge, ecc le motivazioni…solo ora “urge un potenziamento per una sanita’ vicina ai Cittadini ” …dunque la signora era sulla luna,in vacanza,anzi come capo missione dell’esperimento, naturalemnte per le riconosciute distinzioni,eccellenze di cui i raggiunti risultati in termini di annunci
    ,dichiarazioni,chiacchiere,piu’ spot pubblicitari per la momentanea visibilita’,complici alcuni prezzolati pennivendoli,o no?

  2. Modesto medicus | 15 Marzo 2019 at 09:25 | Rispondi

    Cari amici, io non voglio offendere nessuno, ci mancherebbe,però la realtà è quella che è: è finito il tempo bello degli ospedali di Popoli e Sulmona, ora è rimasto “sol languore e pianto”. I capi della politica ,li stanno finendo a piccoli passi ed ogni tanto capitola un reparto. Oncologia non funziona perché mancano medici, si chiude,punto. Del resto a che serve un servizio raffazzonato e raccogliticcio? Forse ci sono ancora malati sprovveduti che affrontano questa feroce e letale malattia nell’ospedale di Sulmona. Scusatemi, ma io non credo. La gente si rivolge altrove, varca i confini d’Abruzzo e va come minimo nelle marche ad Ancona per non parlare di Milano. Poi quando ogni speranza è vana, si ricoverano a Sulmona, dove finiscono i loro giorni nella terra dove sono nati e vicino ai familiari. Non credo che siano malati che iniziano le loro terapie per la cura del K a Sulmona o Popoli. Del resto cari amici, ditemi un nome di grido che richiami pazienti affetti da serie malattie, che eserciti la professione in Popoli o Sulmona. In quale disciplina? Chi ha ridotto i nostri due gioiellini dal glorioso passato a queste condizioni? Non dice forse la costituzione che tutti i cittadini sono uguali e meritano lo stesso trattamento di fronte alle malattie? Vi sembra che tale enunciato sia rispettato? Avezzano che ha un hinterland di popolazione mi pare, simile al territorio di Sulmona, ha difeso il proprio ospedale, che vanta reparti capaci di risolvere molte evenienze urgenti e di prima linea. Mentre Sulmona ha delle equipe mediche(della cui professionalità mi astengo dal fare commenti,per colleganza)che si devono dividere con Castel di Sangro. Dove tra l’altro erano stati capaci di chiudere il reparto di chirurgia, come fosse una bottega di salumiere. ……….Ormai il processo di “disfacimento”, penso sia irreversibile. Mi dispiace e mi viene da piangere nel vedere come siano stati ridotti i nostri ospedali una volta nostro vanto. Di chi la colpa? Io lo so, ma non lo posso dire,scatterebbero subito le denunce, per questo mi astengo. Oggi se dici la verità ti lanciano uova e pomodori. Come fecero i troiani a Cassandra e Laocoonte.

  3. bene,denunce? sotto gli occhi di tutti la realta’..purtroppo pochissimi i Cittadini consapevoli,nel feudo del capo bastone del momento solo sudditi…le rsponsabilita’ sono dei politicialtroni e loro indicati,primari inclusi,degli incapaci,inconcludenti,inefficienti…
    campioni di annunci,dichiarazioni,conferenze,comunicati stampa,tavoli di confronto,tutte chiacchiere…le colpe sono degli amministratori indicati dai politici e partiti di riferimento….centri di potere,clientelismo,loschi affari,corruzione,la Questione morale
    allarme lanciato da 40 anni,la partitocrazia “il male” maggiore,o no?

  4. Voto 4 in geografia | 15 Marzo 2019 at 16:26 | Rispondi

    Avezzano interland come Sulmona? Ma cosa dite. Ma solo lei fa oltre 40000 abitanti contro i scarsi 25000 di Sulmona.

  5. Modesto medicus | 15 Marzo 2019 at 23:55 | Rispondi

    Voto 2 in italiano ed inglese. I SCARSI. INTERLAND.
    Non è questione di geografia, può avere ragione anche lei, ma Sulmona è meno importante di Avezzano? Avezzano ha un ospedale,Sulmona più o meno.

  6. bene,ma che ci azzeccano i nomi dei centri abitati,nelle democrazie ,i Cittadini ,pagano le imposte per ricevere servizi adeguati,meglio l’erogazione di servizi appropriati,
    corrispondenti alle esigenze della popolazione/abitanti,equi,conformi agli standard di qualita’ internazionali,efficienti,moderni, proporzionati alle tecnologie di ultima generazione,con personale preparato,attento,capace,professionale,ecc.ecc…
    dunque,i servizi che riceviamo sono confacenti? il debito generato( dovra’ essere onorato da noi) dai vari presidenti,assessori,manager,direttori,primari,ecc ,denunciato dalla Corte dei Conti (nuovo commissario ?)per mediocri,insufficienti,scarsi servizi e’ giustificabile?
    La logica dei numeri,statistiche ,interventi,emergenze ecc, e’ d’aiuto per stabilire il tipo di ospedale,naturalmente per non avere cattedrali nel deserto,il rigore di spesa,spending review…le priorita’sono i benefici( imposte=diritti/servizi ) ai Cittadini,non gli interessi particolari dei politicialtroni e loro indicati,o no?

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