Una lite per futili motivi, qualche parola e forse qualche bicchiere di troppo a tarda sera, la frase sbagliata detta ad una ragazza e la rissa. Testate e pugni e poi, con un collo di bottiglia, un taglio netto sul braccio di uno dei ragazzi.
Poteva finire molto peggio la rissa scoppiata la sera del 31 maggio del 2015 in un locale di Castel di Sangro, dove secondo il racconto delle vittime, Eddy Di Rocco, ventotto anni residente del capoluogo sangrino, avrebbe aggredito due giovani senza apparente motivo. “Mi stavano prendendo in giro” si è giustificato davanti ai carabinieri Di Rocco, che per questo avrebbe dato prima una testata in pieno volto ad uno dei due rivali e poi raggiuntili nella fontana fuori dal locale, dove si stavano pulendo dal sangue, avrebbe inferto all’altro con un collo di bottiglia una ferita alla mano, tanto da lesionargli il tendine.
Dieci per il primo e oltre trenta giorni di prognosi per il secondo: lesioni aggravate che oggi sono finite davanti al giudice del tribunale di Sulmona che ha condannato il ventottenne a quattro mesi e mezzi di reclusione, a 300 euro di multa e al risarcimento in separata sede delle parti civili.
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