“Inadeguata”, esposto contro la scuola di via Pratelle

E’ stato presentato questa mattina in procura, alla Asl e ai carabinieri, un esposto per denunciare le condizioni di pericolosità della viabilità in zona Pratelle a Pratola Peligna, legata ovviamente al trasferimento della scuola d’infanzia nel nuovo edificio.

A presentarlo è stato un nonno quotidianamente impegnatonell’accompagnare il proprio nipote proprio a scuola. “Il percorso da compiere per arrivare fino alla scuola – scrive – è particolarmente pericoloso in quanto per accedere nel piazzale adibito al parcheggio di un ristorante-bar ivi presente privo di recinzione, bisogna attraversare la strada provinciale di accesso all’autostrada con notevole traffico automobilistico e soprattutto di mezzi pesanti in entrambi i sensi di marcia”. Ed ancora il nonno lamenta la mancanza di strisce pedonali, segnaletica stradale, di inquinamento acustico dovuto al traffico, la mancanza di finestre apribili nelle classi che “in alcuni casi le vetrate arrivano fino al pavimento”, pericolose dunque per i piccoli.

Non è tutto. Proprio a causa della rottura di una vetrata, denuncia ancora l’uomo, alcuni ragazzi da una decina di giorni stanno condividendo lo spazio. Uno spazio che si rivela non essere adatto all’attività scolasticasoprattutto per allievi così piccoli perchél’edifico è “nato per essere adibito ad una attività commerciale, non ha spazi all’aperto per portare bambini per cui si può immaginare cosa dovranno sopportare bambini e docenti con l’arrivo del caldo”.

Chiede, infine, il nonno l’intervento di tutte le autorità per accertare le condizioni igienico-sanitarie, di sicurezza e l’idoneità della struttura. Sul trasferimentoc’erano state già diverse polemiche legate principalmente al gruppo comunale Pratola Insieme che aveva proposto il trasferimento di tutte le scuole nell’edificio comunale.

La preoccupazione maggiore è stata da sempre la viabilità che, nonostante la segnaletica orizzontale rinfrescata e i fondi per una possibile rotatoria, resta il problema più serio costringendo gli accompagnatori, nonni, genitori, tate che siano, soprattutto se a piedi, ad intraprendere delle folle corse per attraversare quel tratto di strada.

Simona Pace