Di Giandomenico: “Volontà dei cittadini disattesa”, altro che cambiamento

La volontà dei cittadini, con la nuova giunta comunale, è disattesa. A pensarlo è il coordinatore del movimento Italica Alberto Di Giandomenico ricordando come nel 2016 la Casini rappresentasse un po’ “un taglio con il passato, in una cruenta campagna elettorale tempestata di accuse e querele che i due candidati, alla carica di sindaco, si scambiarono maldestramente anche al ballottaggio. Ora è tutto dimenticato per il bene della città, in nome della continuità amministrativa? – si chiede Di Giandomenico riferendosi alla sinergia creata in questi giorni con Di Masci – Oppure la sindaca stende il tappeto rosso al suo antagonista per conservare un ruolo, l’incarico e lo stipendio sacrificando la sua comunità e con questo nuovo esecutivo propinando un ritorno al vecchio e improduttivo passato? Proprio lei che esortava i suoi consiglieri ‘chiaro e forte, a non imitare stili e pratiche del passato'”.

Insomma nulla è cambiato. “La sua elezione – prosegue – doveva essere una svolta per cambiare modo di amministrare, svecchiando il sistema, è stata invece un grimaldello per sostituire persone con altre persone, vicine al suo ex amico Andrea Gerosolimo, al vertice delle società che contano, le partecipate. Tutto per costruire un’altra piramide dove al vertice non c’è Sulmona, relegata a ruoli marginali, dove alla base la città resta stretta da lacci e lacciuoli che la terranno sequestrata per anni ad interessi controversi e di bottega. Sono 6 mila 900 sostenitori che condivisero il suo progetto civico, rifiutando il vecchio, traditi in questi anni attraverso decisioni che hanno messo in ombra la città, ingannati ora che la sindaca scende a patti con chi può farle da stampella”.

Di Giandomenico aggiunge: “Si è negato ai sulmonesi la possibilità di tornare alle urne, a maggio, con un commissariamento di pochi mesi per traghettare la Città negli inferi. Democrazia al macero con un accordo improbabile che alle prime tensioni in consiglio comunale farà sprofondare tutti nell’abisso di un commissariamento lunghissimo che affievolirà ulteriormente il ruolo del Comune soprattutto nelle società partecipate che soffrono di serie difficoltà. Complicazioni che le elezioni di maggio, con competenti e corretti candidati, si sarebbero potute curare. In questi 3 anni sul piatto della bilancia peseranno le decisioni del vertice delle aziende pubbliche con Sulmona già sotto scacco e da adesso in poi oltremodo indebolita. Un’amministrazione che avrebbe dovuto esercitare un ruolo principe, da contrappeso, è ridotta a complice di un modo di fare politica che la candidata sindaca Casini diceva di ripudiare. La Città non ha gli strumenti giusti per andare avanti con dignità e se un rimedio c’era è stato negato da quella stessa sindaca che insiste a costruire castelli di sabbia per il bene della comunità. Ora la prima cittadina in che area si posiziona? Possibile che 3 mila 659 voti (34,65%), i voti con cui Di Masci candidato del centrosinistra perse alle scorse amministrative, possano vincere su un’intera comunità, su 6 mila 900 elettori che dissero di no alla vecchia politica?”.

2 Commenti su "Di Giandomenico: “Volontà dei cittadini disattesa”, altro che cambiamento"

  1. Ma quali sarebbero stati i candidati competenti e corretti a maggio? Davvero si può pensare che quello che è successo poche settimane fa non si ripresenterebbe tra tre mesi? Dispiace dirlo ma ribadisco che seppur sbagliato questo è il modo più concreto per fermare una certa politica attuale fatta di interessi personali (beh di una persona in realtà). Il voto a maggio avrebbe visto entrare molto probabilmente un ex sindaco illuminato dal longobardo ed un signorotto locale che forse in prima persona o forse sempre con un prestanome avrebbe rifatto il buono e cattivo tempo. Ora l’odore acre c’è ma anche l’augurio che qualche persona veramente interessata alla città si ridesti nei prossimi mesi e metta su un gruppo credibile di individui pronti a risollevare Sulmona. Quelli che stanno lì adesso devono solo garantire il cammino di procedure importanti, vedi personale comune e scuole, e poi possibilmente farsi da parte, senza ulteriori velleità. Credo che si possa affermare che tutti i consiglieri attuali non siano ripresentabili, almeno per un altro giro nell’immediato.

  2. “nel 2016 la Casini rappresentasse un po’ “un taglio con il passato” …cioè davvero pensate questo alleandovi con il diavolo?
    Ma allora voi peggio di lui!!!
    Le persone dovrebbero stare insieme per i programmi, le cose da fare… e non solo per vincere. La politica non è forse l’arte di andare d’accordo?
    Vergognatevi!!! Voi più di lui… Lui lo sa quel che fa, voi invece no!

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