Né 24 full-time, né 42 part-time: il dirigente al Bilancio del Comune di Sulmona, Filomena Sorrentino, alza ancora una volta la paletta sulle assunzioni al Cogesa. Dopo il parere (ignorato) sui bandi fatti a novembre, la dirigente del Comune capofila della società partecipata mette nero su bianco la sua contrarietà all’automatismo nell’assunzione del personale cosiddetto precario, quella cioè che viene definita stabilizzazione.
Secondo la dirigente, che cita precise sentenze della Cassazione, l’assunzione del personale precario non può prescindere dalla indizione di bandi di concorso, perché le partecipate sono a tutti gli effetti articolazioni della pubblica amministrazione e come tali devono rispondere a criteri e modalità per il reclutamento di personale in ossequio ai principi di trasparenza, parzialità e pubblicità.
E a nulla vale o quasi il fatto che i 42 siano stati selezionati tre anni fa con concorsi pubblici e da graduatorie in scadenza, né alcun effetto può avere il decreto Dignità che obbliga all’assunzione dopo 12 mesi, non nella pubblica amministrazione almeno, dove “il superamento del termine massimo del tempo determinato – scrive la Sorrentino – non comporta in ogni caso l’automatica trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro”.
Senza contare che le assunzioni devono essere motivate da una programmazione economica-finanziaria di medio/lungo periodo, sulla cui base esprimere un giudizio di sostenibilità dei costi.
La dirigente, visto il continuo ricorso a questi lavoratori, indica anche una strada, anzi due, alternative per stabilizzare queste maestranze o almeno parte di queste. Ovvero l’indizione o di un bando che preveda una riserva di posti “interni”, ma in percentuale, oppure un bando che tra i criteri preveda una premialità di punteggio per chi ha maturato almeno tre anni di servizio alle dipendenze della società: “Comunque – conclude – avviare procedure di reclutamento sulla base di selezioni pubbliche, per titoli ed esami, finalizzate a valorizzare l’esperienza professionale maturata presso la società medesima”.
Ipotesi che, in realtà, era stata già prospettata ad ottobre dello scorso anno dai sindacati, prima cioè che si bandissero il fiume di concorsi a novembre. Ipotesi inascoltata però.
E sarebbe senza dubbio un paradosso, o una presa in giro, oggi, bandire altri concorsi per reperire le stesse figure professionali, con criteri diversi a quelli già in atto. Tanto più, vale la pena solo ricordarlo, che i mille partecipanti ai bandi in essere, hanno sborsato anche 20 euro ciascuno per parteciparvi.
“le partecipate sono a tutti gli effetti articolazioni della pubblica amministrazione”. E pensare che qui c’è chi continua comunque ad utilizzarle come fossero società private da scalare.
Per i 20 euro non c’è problema tolti una parte che si dice siano andati in beneficenza (si spera veramente) la restante potranno essere richiesti al dirigente/imprenditore edile/imprenditore agricolo/editorialista/avvocato/presidente società consortile…
Del resto questa presa in giro fa il paio con quella post elezioni regionali circa la sospensione di altri bandi.
Però si sa, da noi si fa sempre a tempo a cantare vittoria e sbandierare il cambiamento.
andati in beneficenza a chi? è possibile saperlo visto che trattasi sempre di una partecipata pubblica?
ma oltre ad essere utilizzate come aziende private, sono anche un serbatoio di voti, è auspicabile un controllo della corte dei conti e della procura magari non del territorio per fare piena luce sull’operato e garantire tutti i cittadini ed avere una certificazione sulla correttezza della gestione che potrebbe rassicurare tutti. Se poi guardiamo il caso Alemanno di pochi giorni fa …..
E’ “consigliabile” che questi lavoratori siano assunti direttamente dal Comune di Pratola Peligna considerato che lo stesso Comune non “condivide” la posizione assunta del Comune di Sulmona sul Cogesa. Altresì dicasi per l’ altra partecipata . Quindi ,i lavoratori di Pratola al Comune di Pratola. Così si pone fine alla ” tarantella” … dei “furbi ” amministratori locali a danno di Sulmona.
Era ora che qualche Amministratore segnalasse la gestione della discarica alla Procura della Repubblica.
Enel che è una partecipata dello Stato ha annunciato piano stabilizzazione precari, la stessa legge madia, per rispondere a condanna ue sui precari Pa, prevedeva stabilizzazione precaria anche senza concorso. Fs che è 100% proprietà del Ministero economia non fa concorsi o bandi (quasiasi cosa significhi) ma pubblica annunci a cui uno si candida dopodiché sceglie chi chiamare a colloquio e poi assume senza prove scritte titoli o esami ma previa verifica dei requisiti.
Così per dire come funzionano le partecipate. E i principi da lei citati nulla hanno a che fare con i bandi di concorso. Le partecipate operano in regime di diritto privato e infatti non hanno un contratto come dipendenti pubblici ma contratto collettiva nazionale privato