“Nel nuovo ospedale di Sulmona verrà realizzato un reparto per detenuti che, grazie a una variante, sarà migliorativo rispetto a quanto già previsto nel progetto originario”. A frenare la manifestazione annunciata dalla Uil Pa l’altro giorno è il manager Asl, Rinaldo Tordera, che in una nota ha reso pubbliche le intenzioni dell’azienda sanitaria regionale. Al sindacalista Mauro Nardella, che aveva sollevato la questione della non rispondenza del progetto alle esigenze di detenuti e personale, il manager risponde così: “Nel recente incontro con i vertici del carcere di Sulmona- ha dichiarato– i nostri tecnici hanno preso atto delle richieste prospettate dalla direzione del penitenziario e l’hanno recepite negli atti progettuali”. Insomma, il repartino ci sarà e risponderà alle esigenze degli operatori penitenziari che devono accompagnare le persone ristrette bisognose di assistenza.
Saranno due le stanze destinate alla degenza dei detenuti con bagno includo e la possibilità di uno o due posti letto, e un’altra stanza a parte destinata all’uso del personale di polizia penitenziaria impegnata nel piantonamento. Il tutto per un totale di 70 metri quadrati e posizionato al terzo piano del nuovo ospedale, nei pressi delle scale di emergenza.
“Avremmo potuto limitarci- conclude il manager- ad attuare quanto previsto dal progetto iniziale, sicuramente meno adeguato alle necessità degli agenti penitenziari e con soluzioni logistiche meno efficaci; invece siamo andati oltre, ascoltando e accogliendo appieno le richieste avanzate dalla direzione dell’istituto di pena”.
Ed esprime soddisfazione Nardella per la modifica, in corso d’opera, del progetto originario: “Il reparto- commenta- sarà quindi dotato dei requisiti richiesti sin dal lontano 2007, anno quest’ultimo delle prime denunce fatte proprio dalla Uil e che per un intero decennio hanno accompagnato vertenze su questo argomento. L’amministrazione sanitaria e quella penitenziaria iniziano in questa maniera un percorso di collaborazione foriera di future ottime condivisioni” conclude il sindacalista ringraziando il manager Asl.
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