L’ironia della pagina Facebook Sportivi Peligni, che ha pubblicato un’immagine del guerriero lombardo Alberto da Giussano sul piedistallo di piazza XX Settembre al posto del nostrano Ovidio, è un’istantanea che descrive molto bene l’esito del voto regionale nel Centro Abruzzo, ma non solo. Potrebbe essere ancora più realistica se lo scudo del guerriero, non fosse quello della Lega Lombarda bensì quello “crociato” simbolo della Democrazia Cristiana. Sì perché se ci sono due vincitori netti in queste elezioni, questi sono la Lega e Marianna Scoccia.
La Lega sbanca Sulmona con i suoi 2.771 voti ed è il primo partito anche a Raiano, Vittorito, Bussi sul Tirino, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri, Pettorano sul Gizio, Villalago, Rivisondoli e Pescocostanzo. Su base provinciale la Lega ottiene il 23,03%, mentre le candidate Antonietta La Porta e Giulia Donatelli ottengono rispettivamente 3.570 e 1.269 voti, con la possibilità di subentrare in consiglio per La Porta nel caso in cui al consigliere aquilano Imprudente venisse assegnato un assessorato nella nascente giunta, ipotesi non così remota.
Marianna Scoccia dell’Udc è l’altra vincitrice indiscussa perché con i suoi 5.257 voti entra in consiglio regionale conservando il posto che è stato del marito Andrea Gerosolimo. La dinastia Gerosolimo, in termini di voti esce ridimensionata, mancano all’appello tanti consensi che furono del marito, che ottenne oltre 5.500 preferenze e senza la possibilità della doppia preferenza. Nella lista restano parecchi dubbi sui 434 voti presi da Lino Cipollone, candidato marsicano che ha annunciato il ritiro e che è stato usato per “contare certi voti”, come preannunciato dal Germe. Nell’Udc infine, c’è anche Andrea Liberatore che ha ottenuto 2.147 preferenze.
Marco Marsilio ha ribadito stamane in conferenza stampa che Scoccia è comunque fuori dalla maggioranza di centrodestra, in virtù della famosa “manina” che all’insaputa degli alleati di coalizione la inserì insieme al consigliere chietino Mario Olivieri nella lista all’ultimo momento prima della consegna. In realtà i retroscena parlano del fatto che tutti sapevano della mossa, cosa riferita pubblicamente anche dal segretario nazionale Udc Cesa. Pare infatti – ma il condizionale è d’obbligo -, che l’accordo per inserire i due nomi nella lista Udc sia stato stretto personalmente fra Gerosolimo e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché braccio destro di Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti.
Nel centrodestra poi ci sono i 1.142 di Mariella Iommi con Fratelli d’Italia, i 484 di Roberta Salvati e i 121 di Cesidio D’Alessandro entrambi con Azione Politica e i 298 di Gabriele Gianni con Forza Italia. Discorso a parte merita Fabiana Donadei – sponsorizzata dalla sindaca di Pratola Antonella Di Nino – che ottiene 1.052 consensi, ben al di sotto delle aspettative e del consenso che l’amministrazione pratolana aveva conseguito alle urne un anno e mezzo fa, segnò che qualcosa non ha funzionato.
Nel campo del centrosinistra c’è il sorriso amaro di Antonio De Crescentiis che risulta il più votato del Centro Abruzzo con 2.263 preferenze, ma resta comunque fuori dal consiglio, seguono Mimmo Di Benedetto con 1.449 voti, Fabio Pingue con 1.360 consensi e Antonio Di Rienzo con 633 voti. È inutile ribadire ciò che è ovvio a tutti e ciò che era già abbastanza evidente in sede di presentazione di liste ovvero: l’estrema frammentazione delle candidature li ha esclusi dal consiglio.
Sempre nel campo del centrosinistra vanno segnalati i risultati di: Valentina Di Benedetto 381 voti, Francesco Di Donato 1.702 voti, Francisca Ibarra 1.480 voti, Francesco Di Felice 193 voti, Francesca Di Giulio 774 voti, Mariangela Cianfaglione 722 voti e Paola Ruffo 78 voti.
Va molto male anche nel Movimento 5 Stelle che ottiene in provincia dell’Aquila un magro 13%. Una sconfitta che sicuro farà riflettere i due senatori della provincia aquilana, Primo Di Nicola e Gabriella Di Girolamo, visto che il risultato è più che un dimezzamento dei consensi rispetto alle scorse elezioni politiche.
Infine Giovanni Bartolomucci di Casa Pound, che ottiene 55 preferenze.
Savino Monterisi
“ben al di sotto delle aspettative”…
Certo se la gente ancora si lascia abbindolare da promesse irrealizzabili o ha timore di possibili ritorsioni, oppure se chi da anni dice di portare avanti le battaglie per il territorio, poi corre a festeggiare con il neo presidente dimenticandosi dei propri fallimenti.
L’assessore deve solo essere ringraziata per averci messo la faccia e aver fatto una campagna trasparente.
Ma si sa il vento oggi spinge in altre direzioni e allora via tutti a correre per farci credere di essere vincenti.
Il risultato però sarà passare la prossima volta sotto il 50% dei votanti.
Vincitrice perché è stata eletta
Se Salvini dice che i Cinquestelle non hanno perso non vuol dire che dobbiamo scriverlo per forza anche noi. 175 mila voti in meno rispetto alle politiche per il M5S, mi sembra un dato più che negativo.
Ah ah ah qualcuno di sinistra rosica, maalox oppure gaviscon.
scusate ma il fatto che ben 10000 sulmonesi non hanno votato non è da analizzare? vi pare normale che in un area di crisi hanno spento anche la speranza questi pseudo amministratori crociati di convenienza? svegliatevi altrimenti se cade il governo vi tolgono pure il nascente reddito di cittadinanza…allora si che potrebbe esser conveniente barattare un voto per una promessa. VERGOGNA
Articolo ben scritto. Molti commenti sono fuori luogo. È evidente che nel nostro territorio la Lega ha raddoppiato i consensi così come che 5 stelle li ha dimezzati. L’andamento potrebbe presentarsi anche in ambito nazionale. La sensazione è questa e fa capire quale sia il disegno di Lega e Centrodestra.
La sinistra corre unita ma non ancora si risolleva.
Marianna Scoccia ha fatto campagna elettorale “da sola” e vince perché ottiene i voti per entrare nel Consiglio.