Un sindaco “all’occorrenza”. E’ l’accusa che Sulmona Bene in Comune lancia ad Annamaria Casini, altro che civico, insomma, per il movimento si tratta più di un “un sindaco ballerino” né di destra né di sinistra.
“Questo non ci interessa dal punto di vista della politica- scrivono-, ma delle politiche: come vuole muoversi il Sindaco? Quali priorità raccoglie nella sua agenda? Come si confronta con le tematiche più generali dello sviluppo dei servizi a livello regionale?”. Torna così il discorso del “non schieramento” annunciato ad agosto, patto al quale, secondo alcuni, sarebbe venuta meno partecipando al comizio di Marianna Scoccia e che ha provocato una rottura con tanto di dimissione dell’assessore Antonio Angelone e il passaggio in minoranza di Pingue. “Sabato scorso lo ha fatto di nuovo la Casini- puntualizza Sbic- ha sposato la causa di Gerosolimo e del suo fallito progetto politico. Non si tratta di un tradimento della parola data, si tratta di un totale cambio nell’approccio all’amministrazione e alla visione della città”.
Come si andrà avanti? Resta questo un dilemma. “Ci dica il sindaco Casini con quale maggioranza governerà, ci comunichi se sono cambiate le priorità amministrative, rassicuri la città sulla richiesta di avere l’ospedale di primo livello o su questo e altri temi dovrà aspettare la nuova giunta regionale e l’imbeccata di qualcuno? Già, perché anche un anno fa Annamaria Casini portò la sua maggioranza sulle posizioni dell’allora assessore Gerosolimo contro la città sul tema dell’ospedale, altro che indipendenza e autonomia dalla politica, come dice oggi. Insomma questa città ha un sindaco o no?”.
S. P.
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