Una campagna elettorale, sul finire, a pochi giorni dal voto, senza esclusione di colpi. Ad allarmare manovre che non andrebbero proprio a braccetto con l’etica politica definite “bassezze elettorali” è Mimmo Di Benedetto candidato di Centristi per l’Europa, che grida “giù le mani dalla Giostra Cavalleresca”.
Di Benedetto va dritto ai fatti, parla di un incontro organizzato con tanto di locandina, nella sede di uno dei borghi dell’associazione Giostra, dove il vice sindaco Nicola Angelucci avrebbe dovuto presentare il progetto di riqualificazione di via Turati. “Peccato, però, che all’incontro pubblico più di qualcuno, visibilmente sorpreso e contrariato, si sia trovato di fronte la candidata Marianna Scoccia, in Gerosolimo, alla presenza, anche, di Domenico Taglieri, presidente onorario della Giostra Cavalleresca e Armando Sinibaldi, vice presidente Fondazione Carispaq entrambi palesemente sostenitori della candidata Scoccia”. Aggiunge poi come gli stessi dirigenti della Giostra avrebbero invitato con un messaggino, ad una cena “a questo punto elettorale fino a prova di smentita”, insomma, per i componenti dei Borghi e Sestieri, l’intento, spiega, “inutile nascondersi dietro improbabili foglie di fico di spingerli a schierarsi nella battaglia politica in corso”.
Una vicenda che non piace affatto al candidato di Legnini, che ammonisce anche l’associazione Giostra, “Così facendo non è difficile dubitare circa la correttezza dell’operato della dirigenza della Giostra che mina, di conseguenza, la credibilità dell’intera associazione che, come noto, è patrimonio della città tutta, senza distinzione di appartenenze a questa o quella famiglia politica cittadina. Trascinata su un terreno quello dello scontro politico che nulla ha a che fare con la sua ragione sociale e la natura stessa della sua esistenza, ancora una volta in maniera palese e senza remore di alcun genere, violando tra l’altro un principio statutario che ne impedisce ogni possibile strumentalizzazione”. Insomma la Giostra Cavalleresca come “strumento di pericolosa divisione in una Città che di tutto avrebbe bisogno tranne che di ulteriori contrapposizioni”. Di Benedetto incalza e ai competitor fa sapere “Restituire credibilità alla politica, significa, pretendere il rispetto da parte dei dirigenti dei canoni di correttezza statutaria invece che favorire questa deriva clientelare che danneggia non solo gli inconsapevoli associati, ma l’intera città”.
“i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.
Parola, quest’ultima, che rende immediatamente improponibile la linea difensiva adottata ormai da anni da un ceto politico che, per sfuggire alle proprie responsabilità, si rifugia nelle formule “non vi è nulla di penalmente rilevante”, “non è stata violata alcuna norma amministrativa”.
Si cancella così la parte più significativa dell’articolo 54, che ha voluto imporre a chi svolge funzioni pubbliche non solo il rispetto della legalità, ma il più gravoso dovere di comportarsi con disciplina e onore.
L’etica non è un optional. L’etica, al contrario, è un elemento essenziale della vita, un vincolo positivo, una guida.
“i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.
Parola, quest’ultima, che rende immediatamente improponibile la linea difensiva adottata ormai da anni da un ceto politico che, per sfuggire alle proprie responsabilità, si rifugia nelle formule “non vi è nulla di penalmente rilevante”, “non è stata violata alcuna norma amministrativa”.
Si cancella così la parte più significativa dell’articolo 54 della Costituzione, che ha voluto imporre a chi svolge funzioni pubbliche non solo il rispetto della legalità, ma il più gravoso dovere di comportarsi con disciplina e onore.
L’etica non è un optional. L’etica, al contrario, è un elemento essenziale della vita, un vincolo positivo, una guida.
Voto 5 stelle per mandarli in pensione una volta per tutte
LASCIATE STARE LA GIOSTRA. LA GIOSTRA CAVALLERESCA VIVRA’ FINO A QUANDO SI TERRA’ LONTANA DAI PARTITI. LA GIOSTRA E’ DI TUTTA LA CITTA’, NON DI UNA PARTE.
VIA LE VOSTRE MANACCE DALLA GIOSTRA.
REMO, CHE DICI? 5 STELLE? LA GIOSTRA NON è NE’ DI 5 NE’ DI 6 STELLE . E’ DI TUTTI, DELLA CITTA’. TOGLIETE LE VOSTRE MANACCE DI QUALSIASI PARTITO SIATE.