Striscione antirazzista, denunciati quelli dell'”invito” allo stupro

Saranno denunciati Maria Di Pietro e Nico Labano, i due commentatori che in riferimento all’articolo di Lilli Mandara sullo striscione antirazzista in piazza XX Settembre a Sulmona, la scorsa domenica in occasione del comizio di Salvini, era stato srotolato. Teresa Nannarone, avvocato e destinataria del “ti dovrebbero stuprare” ha annunciato che i due saranno denunciati.
“Ma il punto non è e non può essere questo. Nella mia vita di donna da sempre impegnata con le donne, in politica, nelle associazioni, nella professione, tante volte mi sono trovata a confronto con le tante facce della violenza e a riflettere sullo stupro come arma di guerra- scrive-. Oggi assistiamo all’’invito’ allo stupro, e non sono io la prima ad esserne vittima, che sa di ‘politico’, di personale. Che viene da una donna ed è diretto ad un’altra donna. E questa si, credo sia la prima volta. Viene da una donna che porta il nome di Maria ed il cognome che rimanda all’apostolo a cui Gesù affidò la costruzione della Sua Chiesa in terra. Una Maria che espone sul suo profilo immagini sacre, ma che di sacro dentro di sé non ha nulla. Anzi, forse non sa proprio cosa sia il sacro rispetto dell’altro, della libertà, dei principi costituzionali, della vita e della sacralità della vita stessa, atteso che l’invito allo stupro è un invito ad attentare ad una vita. Alla mia in questo caso. No, lei non lo sa. Ma credo e spero che altre donne, da destra a sinistra, in particolare quelle che siedono in parlamento e nelle Istituzioni, ma tutte, casalinghe, giornaliste, insegnanti, sindacaliste, religiose, professioniste, respingano con fermezza l’idea che chiunque, uomo o donna che sia, possa augurare a chi esprime liberamente un proprio pensiero quello che drammaticamente è accaduto ed accade alle donne nelle peggiori dittature e nei più feroci conflitti. Le donne respingano tutto questo e facciano sentire sempre la loro voce! Se ciò non accade, si sta stuprando l’Italia e la nostra Carta Costituzionale. Concludo sempre con Ovidio che negli Amoressi pente anche solo di uno schiaffo dato ad una donna e testualmente aggiunge: ‘E piange la mia donna da folle mano offesa… Chi non avrebbe detto che ero un barbaro, un folle?'”.
S. P.

1 Commento su "Striscione antirazzista, denunciati quelli dell'”invito” allo stupro"

  1. gianni giovannetti | 30 Gennaio 2019 at 03:12 | Rispondi

    La mia solidarietà più vera, per lo sfregio subito e alle tue parole lucide e forti.

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