Una domenica di memoria, di musica e speranza, quella del 27 gennaio, una giornata all’insegna “del mai più”. Un appuntamento per non dimenticare, attraverso le sonorità senza tempo né confini, grazie al duo Berman e Mazzoccante.
Al Caniglia sarà un inno ebraico, il “Nigun” da Baal Shem, composto da Ernest Bloch, ad aprire il concerto del duo composto da Pavel Berman, violinista, figlio del grande pianista Lazar che negli anni Ottanta si esibì anche lui in un concerto della Camerata Musicale e da Giuliano Mazzoccante, pianista, originario di Chieti.
Il concerto, in programma domenica prossima, 27 gennaio, al Teatro comunale Caniglia, alle 17.30, è infatti dedicato alla Giornata della Memoria, che quest’anno coincide con una domenica del programma della stagione della Camerata Musicale Sulmonese. Il Nigun è una forma di melodia della tradizione ebraica. Un tema caro al compositore svizzero, naturalizzato statunitense, Bloch che molti spunti riprese nei suoi brani dalla musica tradizionale ebraica. Seguirà un altro brano di grande spessore la “Sonata n.9 Kreutzer” per pianoforte e violino, di Beethoven. Nota anche come “Sonata a Kreutzer” fu composta tra il 1802 e il 1803 e pubblicata nel 1805 con dedica al musicista e compositore francese Rodolphe Kreutzer. Con i suoi quaranta minuti circa di durata, è la sonata più lunga e difficile fra le composizioni per violino di Beethoven. Nella seconda parte del concerto saranno in programma la “Sonata n.3 in do minore” di Grieg e la Carmen Fantasy di Sarasade
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