Precari Cogesa, la Cisl revoca lo stato di agitazione dopo incontro in prefettura

Dopo l’incontro in Prefettura a L’Aquila, è stato revocato lo stato di agitazione da parte della Fit Cisl in merito alla questione dei 13 precari – attualmente disoccupati – di Cogesa. L’organizzazione sindacale, dopo le richieste di incontro con l’amministratore di Cogesa Enzo Margiotta, rimaste inevase si era rivolto dal prefetto per poter intavolare una discussione sul destino dei lavoratori. L’incontro si è avuto stamane e pare che abbia dato dei timidi risultati positivi. Dalla seduta infatti, Cogesa, sindacato e sindaci del Controllo analogo – Castelvecchio Subequo, Raiano e Cansano -, sono usciti con la promessa di aggiornarsi il 25 gennaio alle ore 10.00 nella sede di Cogesa.

“È un primo inizio per riallacciare i rapporti con Cogesa – spiega il segretario provinciale Fit Cisl Angelo De Angelis -, ho visto l’amministratore Margiotta ben disposto nei nostri confronti e volenteroso di risolvere il problema e questo ci fa ben sperare per il destino dei lavoratori”. Margiotta dal canto suo ha fatto sapere nel tavolo istituzionale odierno di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito alle richieste di incontro sindacale.

Attualmente la soluzione prospettata per i lavoratori sembra essere quella di farli rientrare in azienda attraverso il piano assunzioni che Cogesa vuole mettere in atto dalla prossima primavera, attraverso 12 bandi di concorso. In questi giorni, si stanno tenendo le prime prove per la formazione delle graduatorie, sulle quali però pesa la tegola del possibile annullamento. Sulle assunzioni poi, resta la contrarietà della dirigente di Sulmona Filomena Sorrentino che ha espresso pubblicamente tutte le sue perplessità. Inoltre le assunzioni dovrebbero essere approvate da tutti i consigli comunali dei 62 Comuni soci e attualmente vista la fronda interna fra i soci Cogesa, l’ipotesi sembra tutt’altro che a portata di mano. La soluzione per la vicenda precari, potrebbe essere quella di procedere ad un primo step di assunzioni che riguarderebbe soltanto i 13 lavoratori che in questo momento restano disoccupati, ipotesi che troverebbe più facilmente il consenso fra i comuni soci.

Savino Monterisi