Il compleanno del collettivo Altrementi è passato così, con un altro evento all’insegna dell’impegno per il territorio, per l’ambiente e per tutte le lotte che meritano attenzione. A “festeggiare”, molto tra virgolette viste le tematiche, il terzo anno di vita del collettivo c’era il fotografo Stefano Schirato con il suo ultimo lavoro “Terra Mala” direttamente da quella Terra dei Fuochi che forse ancora troppo pochi conoscono ma che pure tante morti sta causando. Rifiuti interrati, discariche varie, malattie che si moltiplicano così pure i lutti. Un lavoro non facile per Schirato, ha raccontato, lungo e particolare, alla ricerca delle immagini che riuscissero in qualche modo a fissare il messaggio da trasmettere. I rifiuti che n
on si vedevano erano stati il primo blocco superato poi parlando con chi quella terra e quella lotta la vive da troppi anni ormai. Dunque la scelta di dare un volto e di raccontare la storia di chi non c’è più, tanti i bambini che tornano ad animare quei luoghi attraverso le parole e l’impegno delle loro madri. Le storie trasversali, scovate di paese in paese in quello anche noto come “triangolo della morte”, sono state fissate in un libro. Un luogo “stuprato” dall’uomo, dalla camorra che ha fatto da intermediaria per l’interramento fino a quando il popolo prima silenzioso non ne ha più potuto. Nel video di presentazione proiettato ieri c’era il generale Costa, ora ministro, che parlava proprio del fatto che le denunce negli anni sono aumentate a dismisura e se prima erano anonime (per paura), la gente nel tempo ha iniziato a metterci la faccia.
Ecco. Metterci la faccia. E’ stato questo il senso della giornata di ieri con Altrementi, perchè l’impegno sociale presuppone questo particolare non di poco conto e ne presuppone anche un altro probabilmente anche più sostanzioso: la responsabilità. La responsabilità di tutti nel vedere che in fondo in fondo le cose potrebbero andare meglio. Come la Terra dei Fuochi la Valle Peligna ha bisogno di una azione tale e quale a quella che stanno conducendo in Campania. Diverse le battaglie da affrontare, prima fra tutte la questione Snam con la centrale di Case Pente autorizzata ed il metanodotto che una scelta politica potrebbe ancora bloccare. Lo sviluppo non passa solo attraverso la salute delle persone, ma potrebbero sperimentarsi metodi alternativi e probabilmente, dato anche l’allarme sui cambiamenti climatici lanciato dall’Onu, è necessario cominciare a mettere in atto un certo cambio di tendenza.
Un taglio di torta a salutare il già fatto e un brindisi per dare il via ad un nuovo anno di rinnovato impegno per Altrementi, con nuovi idee e progetti.
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