Il Comune di Roma attraverso una lettera dell’assessora alla Sostenibilità Ambientale Giuseppina Montanari, ha ufficialmente chiesto a Regione Abruzzo di prorogare l’intesa sui rifiuti che vede ormai da quattro anni il trattamento dell’immondizia romana negli impianti abruzzesi. Soltanto nelle prossime ore però, si capirà se in qualche modo la Valle Peligna sarà interessata dall’aiuto che Regione Abruzzo è pronta a dare all’amministrazione capitolina anche per il 2019. Al momento infatti, non ci sarebbe stato ancora alcun contatto fra Cogesa Spa e l’amministrazione regionale, come conferma l’amministratore unico di Cogesa Enzo Margiotta. Questo non esclude l’eventualità che ciò possa avvenire nei prossimi giorni, perché la decisione spetta in primo luogo a Regione Abruzzo che attraverso un avviso dovrà chiedere agli enti che si occupano del trattamento dei rifiuti se sono interessati a lavorare quelli provenienti da Roma e a quel punto, per quanto riguarda Cogesa, la palla passerebbe al Controllo Analogo – e quindi ai sindaci soci – che dovrebbero decidere se rispondere positivamente alla Regione e in quale quantità.
Del resto non sarebbe una notizia nuova, nell’impianto Noce Mattei sono già arrivate negli anni scorsi, diverse tonnellate di rifiuti romani che una volta lavorati, ripartivano verso altre destinazioni. Nei giorni passati, proprio sulla questione dell’impianto Noce Mattei di Cogesa a Sulmona si erano scaldati gli animi quando un gruppo di cittadini delle Marane e di via dei Cappuccini, esasperati dalla puzza e dal via vai di camion, aveva protestato ed ottenuto un incontro a palazzo San Francesco con l’amministrazione comunale e con Cogesa.
La situazione dei rifiuti a Roma è collassata l’11 dicembre scorso in seguito all’incendio del Tmb Salario che ha messo in difficoltà lo smaltimento dei rifiuti nella capitale. Nei giorni scorsi Ama – la società che si occupa di rifiuti a Roma – aveva scritto alla Regione Abruzzo chiedendo la proroga dell’accordo sui rifiuti, ma il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, aveva sostenuto che avrebbe intavolato una trattativa solo quando anche il Comune di Roma avrebbe avanzato la richiesta. Lolli ha manifestato la disponibilità della Regione a trattare i rifiuti, in cambio però chiedeva alla sindaca Raggi di ripensare lo spostamento del terminal bus di Tiburtina, che la giunta grillina vorrebbe spostare invece in periferia, ad Anagnina – decisione che causerebbe molti disagi ai pendolari abruzzesi.
Il problema dei rifiuti a Roma ha una storia antica e un risalto mediatico importante, tanto da aver generato una polemica nella nostra Regione che ha visto protagonisti la candidata presidente alla Regione Abruzzo per il Moviemnteo 5 Stelle Sara Marcozzi e il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale abruzzese con delega ad Ambiente ed ecologia Mario Mazzocca. Marcozzi, aveva affermato che il problema dei rifiuti a Roma era colpa di Regione Lazio, a guida Pd, Mazzocca dati alla mano ha invece spostato il focus, sulle deludenti prestazioni sulla differenziata dell’amministrazione Raggi – a guida Cinque Stelle – ed ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Certamente è dura ammettere come l’Abruzzo, in soli quattro anni, abbia registrato un +16% di Raccolta Differenziata: oggi, infatti, siamo al 62% (superando le Marche ed avvicinandoci all’Emilia Romagna), un risultato impensabile nel 2014 quando il dato regionale era fermo al 46%. Un risultato che stride con i dati di Roma Capitale, che in poco più di 2 anni di amministrazione Marino erano lievitati di oltre 10 punti percentuali (passando dal 31,08% al 41,18%), mentre in un anno e mezzo di giunta Raggi è aumentata solo dell’1,5% arrestandosi al 44,3% (circa 18 punti in meno dell’Abruzzo)!”
Savino Monterisi
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