Per la candidatura di Marco Marsilio a presidente della Regione Abruzzo in quota centrodestra, si attende solo la conferma dopo che in seguito all’ennesimo vertice nazionale – al quale però non ha partecipato Matteo Salvini – le idee si sono fatte più chiare. La candidatura spetterebbe a Fratelli d’Italia che però si è presentato al tavolo disgregato con ben tre nomi in corsa. Questa triade tiene da mesi bloccata la coalizione perché ognuno dei tre nomi genera antipatie e simpatie fra i vari alleati. L’indecisione è stata tanta che Fabrizio Di Stefano ha provato ad allungare sugli ex alleati, lanciando la sua di candidatura, sostenuto da una serie di liste: Civiche per l’Abruzzo.
Marsilio è senatore del partito della Meloni, nonché tesoriere dello stesso, vive e lavora a Roma ed è abruzzese solo di origine. La veridicità della notizia per il momento è appesa a delle dichiarazioni di Ignazio La Russa che avrebbe dato per certa la candidatura di Marsilio, ma si attende ancora l’ufficialità. Questa decisione già si sa che farà sorgere diversi malumori, in particolare nella Lega e in Forza Italia regionali, dove diversi territori sono pronti ad un pesante disimpegno. Le motivazioni sono da ravvisarsi nel metodo, un candidato imposto dall’alto, e nel nome, un candidato non abruzzese che secondo un ultimo sondaggio solo il 9% degli intervistati conosce.
Alle decisioni del centrodestra sono appese quelle del centrosinistra, l’attesa è sempre per Giovanni Legnini che aspetta l’implosione della coalizione di destra per provare a giocarsi la sua candidatura. Con un centrodestra disunito e un centrosinistra disarticolato dal Pd che sia capace di aprire ad ampie fette di società civile – che al momento però non si vedono da nessuna parte – Legnini ci farebbe un pensierino. I sondaggi mostrano che questo sarebbe lo scenario dove il centrosinistra raccoglierebbe il maggior consenso fra il 27 e il 33% contro centrodestra e Movimento 5 Stelle a pari merito con una forbice fra il 29 e il 35%.
I grillini dal canto loro hanno designato il proprio candidato già a fine estate, scegliendo Sara Marcozzi, già candidata alle scorse elezioni regionali. I sondaggi la danno perdente soltanto nel caso in cui il centrodestra corresse unito con Fabrizio Di Stefano candidato presidente, in quel caso la differenza fra i due poli sarebbe di circa il 10%. Al momento però questa ipotesi è abbastanza difficile da realizzarsi e questo vuol dire che le possibilità per ilM5S si fanno maggiori.
S.M.
Qualcuno mi spiega questo accoppiamento? Marsilio non vive e fa politica a Roma?
Marco Marsilio nato a Roma ,Legnini Giovanni nato a Roccamontepiano (chieti) Sara Marcozzi nata a Pescara Bene fra i due Abruzzesi scelgo Sara Marcozzi. E la voto.