Niente udienze questa mattina al tribunale di Sulmona, ma silenzio e fiori e lacrime. Filomena Ciotti, giudice onorario di palazzo di Giustizia da venti anni se ne è andata senza far rumore. È morta ieri all’ospedale di Popoli dove era ricoverata a seguito di una malattia che la aveva colpita due anni fa. Due anni durante i quali la Ciotti, cinquantaquattro anni appena, aveva combattuto con forza e con coraggio, con le armi che le erano proprie anche nella sua professione.
Bella ed esuberante, nell’abbigliamento e nel trucco, Filomena Ciotti era una donna dai grandi valori che il suo ruolo di giudice lo aveva svolto sempre con un occhio di riguardo per le persone più deboli e con un rigore e una spinta ideale che non la avevano mai fatta indietreggiare davanti alle ingiustizie, pronta a mettere la firma su sentenze che riguardavano potenti e potere.
Così fu ad esempio quando dichiarò illegittime le sanzioni che il colosso Sky aveva fatto ai gestori di bar e locali per aver proiettato i programmi del canale a pagamento, o quando si era occupata del cambio di sesso di un cittadino e della difesa dei suoi diritti e ancora quando a banche ed enti (tra cui il Comune di Sulmona) fece pagare anche i risarcimenti per le liti temerarie intentate.
Nata a Detroit e tornata in Italia con la famiglia aveva studiato alla Sapienza di Roma, poi aveva fatto pratica forense nello studio Speranza, per poi scegliere la strada giudicante: vice pretore prima, giudice onorario poi (nel civile, nelle esecuzioni e nella previdenza) e infine giudice di Pace.
Faceva parte del trio più anziano dei giudici onorari di Sulmona, insieme alla sua collega e compagna di stanza Anna Maria De Santis e a Concetta Buccini (che si occupa di penale). Una delle colonne portanti del tribunale di Sulmona, sempre pronta a mettersi in gioco e a sacrificare il suo tempo, come quando, nel periodo più magro di giudici in città, era volontaria per completare i collegi.
E poi la battaglia per la difesa del tribunale, con quelle udienze celebrate in notturna a mostrare e dimostrare l’attaccamento della città per il suo presidio di giustizia.
Filomena Ciotti lascia un figlio di 21 anni e, soprattutto, un grande vuoto a piazza Capograssi dove aveva continuato a fare udienze fino alla scorsa estate.
Il funerale si terrà domani alle 10,30 nella chiesa di San Francesco di Paola.
Commenta per primo! "Muore a 54 anni il giudice Ciotti. Udienze sospese al tribunale"