Vogliono vederci chiaro, sulla questione autostrade A24 e A25 e sicurezza, vogliono risposte a tutti i livelli per quello che definiscono il “mistero del verbale della riunione dei prefetti”.
H2O Abruzzo, spiega come dall’accesso agli atti il risultato sia un “resoconto non ancora definito”.
Una situazione “inaccettabile”, l’associazione tuona “Si scherza con i diritti dei cittadini? E sottolinea “Il resoconto non è ancora definito e diventerà accessibile quando lo sarà”: questa l’incredibile risposta della Prefettura di L’Aquila alla testata Il Martello del Fucino che aveva fatto richiesta di accesso agli atti per ottenere il verbale dell’ormai famosa riunione svoltasi più di un mese fa, il 26 ottobre, in Prefettura a L’Aquila tra diversi prefetti e numerosi enti sulla sicurezza delle autostrade A24 e A25”.
Della riunione, su un tema sentitissimo insomma, fanno sapere “dichiarazioni e spezzoni di dichiarazioni in maniera a dir poco caotica, con un taglio che alla luce di altri fatti accaduti successivamente ci appare come di “pseudo-rassicurazione”. Parlano della lettera del 29 ottobre “le dichiarazioni durissime rese al consiglio comunale di L’Aquila del 19 novembre (in cui l’Ing. Migliorino ha, con parole e tono inequivocabili, detto, ripetendolo due volte che “per quanto attiene il Ministero le autostrade non sono sicure senza l’attuazione di tutte le 8 prescrizioni indicate dal MIT che, all’epoca del consiglio comunale, non sarebbero state attuate integralmente; – proseguono – il Ministero, assumendosi ogni responsabilità, ha di fatto smentito quelle ricostruzioni relative alla riunione”.
Nel Consiglio Comunale il tecnico ministeriale aveva ritenuto non congrui i calcoli strutturali fatti da Strada dei Parchi in quanto basati su prove sui materiali (calcestruzzo e ferri) risalenti a 5 anni prima e, quindi, non probanti l’attuale stato di ammaloramento che evidentemente può essere nel frattempo peggiorato.
“Perché ci vuole più di un mese per stilare un verbale che, vista la delicatezza della situazione e la giusta preoccupazione dei cittadini davanti a immagini sconfortanti sulla condizione dei piloni e a lettere preoccupate dello stesso Ministero (nonché a dichiarazioni di gennaio dello stesso concessionario piuttosto eloquenti che avevano portato Il Martello del Fucino a scrivere alle prefetture già allora, senza alcuna risposta!), avrebbe dovuto essere compilato nell’immediatezza? Esiste una registrazione della riunione? Si sta scherzando sui diritti dei cittadini e degli utenti?” concludono da H2O
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