Un’artista che in poco tempo ha conquistato premi, mostre e gallerie. Valentina Colella, 34 enne di Introdacqua, cresciuta a pane, sogni e creatività prosegue a vele spiegate la sua ascesa nel mondo dell’arte.
E così dopo le residenze artistiche in Africa, le esperienze a Taiwan e in Argentina, la finale al Premio Cairo, la nostra Valentina, affiancata dalla gallerista Anna D’Ambrosio, arriva all’importante mostra “Memories are not memories. Life was life will be” ospitata all’Amy d’Arte Spazio di Milano, a cura di Valerio Dehò. Sarà possibile visitare e osservare le opere della talentuosa artista, fino al 5 dicembre 2018.
Dopo la collaborazione di un anno con la Galleria Amy-d Arte Spazio, l’artista peligna dà vita ad un’opera che si pone come una sorta di sintesi del suo percorso artistico dal 2013 al 2018. La mostra apre con un interessante monocromo realizzato con Perlux 8300, un tipo di vernice sperimentale donato dalla galleria all’artista, qui il concetto di dona-azione, un gesto fondamentale per la galleria milanese che finanzia l’acquisto di materiali di nuovissima generazione permettendo la sperimentazione ai giovani artisti.
Si passa poi all’opera inedita “R.I.P.” La pace che mi hai dato. La pace che mi hai tolto (2017), un’installazione composta da quindici gruppi di carte fine art intagliate a mano, qui la in forma pittorica elabora un lutto appreso casualmente su Facebook, “La banalità e la pericolosità dello screenshot diventano legame tra la fisicità dei gesti del dipingere, dell’incidere con il taglierino e la virtualità del web. Una reiterazione del gesto che porta all’evanescenza dell’immagine iniziale”.
Un lavoro che anticipa “Quello che resta”, presentata a Palazzo Reale a ottobre per il 19esimo Premio Cairo, dove è stata finalista. Arte a tutto tondo e ispirazione, utilizzando il Perlux Valentina Colella si è cimentata con la scultura realizzando 145 stelle per il progetto internazionale Where the stars sleep precedentemente ambientato in Uruguay e Sud Africa
Commenta per primo! "Valentina Colella, l’artista peligna a Milano con “Memories are not memories. Life was life will be”"