Liceo classico e Camera penale, dalla violenza di genere ai progetti congiunti

Una collaborazione tra Camera Penale di Sulmona e liceo Classico Ovidio è quanto annunciato ieri dal presidente Uberto Di Pillo durante l’incontro “Donne e violenza: una ferita dal sapore antico” organizzato in occasione degli eventi legati alla lotta contro la violenza sulle donne nel liceo sulmonese. L’alternanza scuola-lavoro si farà per i liceali direttamente negli studi legali della città, questo è quello su cui stanno lavorando per dare fin da subito ai ragazzi, la cui buona percentuale probabilmente andrà a scegliere giurisprudenza all’università, la possibilità di fare pratica. Non solo. Di Pillo ha anche annunciato un protocollo con il Miur grazie al quale nella scuola potranno essere organizzati diversi incontri su legalità e giurisdizione.

Ad organizzare l’appuntamento di ieri, a cui hanno preso parte i liceali del classico e dell’artistico, è stata Cinzia Simonetti, parte della Camera Penale. A relazionare c’erano il procuratore della Repubblica di Sulmona, Giuseppe Bellelli; Susanna Loriga, psicologa e criminologa; Antonella Gentile, insegnante di lettere.
“I relatori- ripercorre l’incontro Margherita Faridah Simonetti El Nakhal, studentessa del classico- si sono rivolti a noi offrendoci importanti spunti di riflessione sui diritti delle donne, su quali possano essere le violazioni di questi diritti e delle possibilità che noi donne abbiamo di essere protette da parte delle istituzioni. In particolare tutti hanno parlato di prevenzione delle dinamiche della violenza e di non isolarci se ci accade qualcosa di sgradevole e veniamo bersagliate da comportamenti inadeguati da parte di qualcuno che agisce contro di noi”. Fati di cronaca portati ad esempio per concedere troppo facilmente la propria fiducia a sconosciuta all’apparenza innocui.

“La dottoressa Loriga- prosegue Margherita- ha parlato a tutti dell’unicità di ciascuno di noi e che, perciò, non dobbiamo sentirci diminuiti se è necessario interrompere dei legami con i nostri partners. Ha parlato anche di un ‘pronto soccorso psicologico’ che lei stessa ha dovuto offrire a persone che per dinamiche di coppia completamente sbagliate si sono autodistrutte, cosa che non va mai permessa agli altri ma, più di tutti, a noi stessi.
La Professoressa Gentile ha relazionato sul valore della donna nel mondo antico- aggiunge la studentessa-, con particolare riferimento ai classici greci. La donna nell’antichità non aveva personalità giuridica ed era considerata un intralcio e una maledizione da parte degli uomini, in particolar modo se era anche intelligente. Le eroine della tragedia greca hanno vissuto drammi di grande attualità che, molte volte, possiamo ritrovare nei casi di cronaca nera dei giorni nostri”.

“Il cambiamento va fatto nelle coscienze di tutti, per consentire il progresso sociale e culturale, eliminando ogni vecchio pensiero sull’inferiorità della donna. Molto lavoro va ancora fatto e noi, con i nostri insegnanti, diamo il nostro piccolo ma importantissimo contributo per parlare di questi temi e sensibilizzare le coscienze di ciascuno di noi” conclude la ragazza.

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