Parco acefalo, la Di Girolamo interroga il ministro

Che la situazione fosse anomala, per usare un eufemismo, e alquanto particolare, lo avevamo sollevato sulle pagine del Germe già da tempo e a più riprese: ora la questione del Parco acefalo, cioè un ente (il Parco Majella) senza presidente e, presto, senza neanche direttore, finisce sui banchi del parlamento dove la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Sergio Costa per sapere “se e quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda attivare per garantire l’operatività gestionale dell’ente, e con essa l’effettiva tutela del patrimonio naturale, storico e culturale del territorio del Parco nazionale della Majella; quali iniziative intenda avviare per garantire l’operatività gestionale dei numerosi parchi nazionali ancora sprovvisti delle figure di presidente, direttore e dell’approvazione dei relativi piani di gestione”.

“Nel 2012 il presidente del Parco procedette all’adozione di una delibera per l’avvio delle procedure di selezione del direttore – scrive la Di Girolamo -. Tuttavia il procedimento fu interrotto, a causa della mancata costituzione del consiglio direttivo. Solo nel 2016, dopo due anni dalla costituzione del consiglio direttivo, fu deliberata una nuova procedura concorsuale per l’individuazione della figura del direttore senza, tuttavia, addivenire a conclusione. A completare il quadro a parere degli interroganti del tutto anomalo che caratterizza la governance istituzionale dell’ente, si rileva che, negli anni di vacatio, il ruolo di direttore sarebbe stato ricoperto da un soggetto che non aveva i requisiti di legge, raggiunti solo a marzo 2018. L’attuale direttore facente funzione dell’ente cesserà il suo mandato entro il 2018 e il Parco nazionale della Majella risulta sprovvisto della figura del presidente da circa un anno”.

Una vicenda, quella del Parco, di cui non si parla più, nonostante ultimamente ci sia stata una sentenza del Tar e nonostante sui parchi e le aree protette l’Abruzzo interno si giochi una partita importante del suo rilancio economico: “Il rilancio dell’economia del territorio – aggiunge la senatrice grillina – è strettamente correlato alla ricchezza più importante che possiede la regione Abruzzo, la bellezza, la varietà della biodiversità e l’unicità della sua natura per larga parte ancora incontaminata”. Lasciarla senza guida è un controsenso e un danno al quale, ora, dovrà essere il governo a porre rimedio, essendo la nomina del presidente e dei direttori di comptenza ministeriale.

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