Dopo sei anni di battaglie per riavere indietro i locali dell’ex custode dell’Incoronata, finalmente restituiti alla collettività, il Comune di Sulmona si avvia verso un’altra, speriamo non così lunga, battaglia legale, quella cioè per rientrare in possesso del Centro celestiniano, ovvero l’ex liceo scientifico di via Matteotti. L’obiettivo, anche stavolta, è di riprendersi quello che è della collettività e che è stato occupato con convenzioni maldestre e cause in tribunale, già per diciotto anni dicotto, da privati travestiti da misericordiosi. Anche qui a fini di lucro e che lucro: perchè se il ristorante Da Pasquale in qualche modo la pagnotta se la sudava dietro ai fornelli, quelli del Consorzio celestiniano, che nel 2000 con la scusa di accogliere i pellegrini del Giubileo presero in gestione l’ex liceo scientifico, ristrutturato con soldi pubblici e di proprietà pubblica, i soldi li hanno fatti e tanti semplicemente subaffittando i locali. Un immobile prestigioso affittato dal Comune a pochi spicci, millecinquecento euro annui (canone solo in seguito modificato di poco), e subaffittato dai misericordiosi del Consorzio a circa 5mila euro al mese, che per diciotto anni fa una cifra stratosferica. Senza contare che, come da contratto, i Celestiniani avrebbero dovuto versare il 6% degli incassi al Comune, soldi che il Comune non ha mai visto.
La storia è lunga e complessa: nel 2005, quando teoricamente la convenzione era scaduta, il Comune richiese i locali, ma il Consorzio ricorse in tribunale riuscendo a farsi riconoscere un contratto prima commerciale (sei anni più sei) e poi alberghiero (nove anni più nove). Arrivati nel 2018, quindi, il tempo è scaduto come ha sentenziato ancora una volta il tribunale, che ha stabilito che dal 10 marzo scorso l’immobile è tornato nella disponibilità del Comune. Disponibilità indisponibile, perchè nonostante le richieste ufficiali e gli appuntamenti presi, per ben tre volte, i responsabili del Consorzio celestiniano non hanno ancora restituito le chiavi, né si sono presentati agli appuntamenti per farlo.
Così, memori delle estenuanti trattative e proposte di transazione fatte e fallite con Sito per l’Incoronata, questa volta la pratica è stata spedita subito all’ufficio legale, perchè dia seguito allo sfratto dei Celestiniani dalla struttura. Quanto ci vorrà non è chiaro, ma certo, a meno che non si raggiunga un accordo, ci vorrà ancora del tempo, considerando che per Sito ci sono voluti tre anni dalla sentenza del tribunale.
Le premesse non sono delle migliori, visto che nonostante a parole sia stata data la disponibilità a riconsegnare l’immobile, nella realtà non c’è stata alcuna collaborazione: basti pensare che il Centro celestiniano doveva essere una delle due strutture da indagare per ospitare gli studenti oggi nei Musp, previa una verifica statica che non è stato possibile fare perchè il bene non era disponibile.
Uno dei tanti esempi, forse il più clamoroso, di occupazione di beni comuni da parte e per interessi che di comune non hanno nulla.
bene,con qualche Cittadino esigente,la struttura puo’ tornare sicuramente nelle disponiobilita’ dei proprietari,naturalmente con pedate bene assestate ai responsabili degli abusi,o no?
E’ incredibile. in questo Paese i prepotenti fanno quello che vogliono: la giustizia è lenta, lentissima, inesistente, e gli avvocaticchi, gli eterni immortali Azzeccagarbugli, fanno il loro lavoro a servizio dei prevaricatori.