Idonea per gli esterni, ma non, o non ancora, per gli studenti: gli alunni delle scuole sulmonesi continuano a rimanere con tuta e scarpette nella borsa. Nonostante il certificato di agibilità per la palestra Capograssi e per quella della media Ovidio, infatti, gli alunni dei due istituti (e non solo loro) non hanno ancora avuto l’accesso in palestra.
Il Comune, infatti, non ha ancora comunicato ufficialmente la ritrovata agibilità delle strutture (come era stato anticipato dal Germe) o almeno non lo ha fatto alle scuole, perchè, al contrario, ad alcune associazioni sportive ha rilasciato il nulla osta per tornare ad allenarsi. Così da martedì scorso sono riprese all’interno della palestra Capograssi le lezioni di atletica leggera, quelle di ginnastica artistica e quelle di basket. “Per riattivare l’ora di motoria – spiega inevece la preside, Naida Consorte – ho bisogno di una comunicazione ufficiale da parte del Comune, che pure mi era stata assicurata qualche giorno fa dal sindaco in tempi brevi, ma che ancora non si è vista”.
Anche all’Ovidio la palestra, stando alle dichiarazione dell’assessore Nicola Angelucci, è tornata con le carte in regola, tanto che l’altro giorno l’ufficio sport ha fatto una riunione, stabilendo il calendiario di utilizzo, con le associazioni che se ne servono oltre l’orario scolastico. Calendario fatto, ma nulla osta mai pervenuto: “Mi è stato detto che tutto è in regola – commenta la preside Gabriella Di Mascio – ma non mi è stato formalizzato alcun atto. La palestra dell’Ovidio per il momento resta chiusa, sia per gli studenti, sia per gli esterni che, d’altronde, devono passare prima il vaglio del consiglio di istituto per entrare a fare attività”.
Senza carte in regola restano per ora gli spazi della Lola Di Stefano e della media Serafini, mentre senza neanche la palestra quelli della Lombardo-Radice e della Masciangioli (ospitati nei Musp). Per questi ultimi si era ipotizzato l’affitto di due tensostrutture, ma non c’è ancora in programma la variazione di bilancio per recuperare i 25mila euro necessari.
Tante buone intenzioni, ma a conti fatti, a metà novembre quasi, tutti gli studenti delle scuole primarie e medie di Sulmona sono “fermi in panchina”.
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