Prefestival ieri con “I migrati” contro le discriminazioni. Oggi il Siff apre il concorso

 

“I migrati”. Ieri il Sulmona International Film Festival ha aperto la sua 36esima edizione così, con il docufilm di Francesco Paolucci  per aprire il cuore alla diversità che sia di abilità o di etnia non è importante. Il Siff ha scelto un’apertura pre-festival che meglio rappresenta il tema portante di quest’anno. Così al Cinema Pacifico, pieno per l’occasione, la semplicità dei disabili della Cooperativa XXIV Luglio dell’Aquila ha dimostrato come fare i giornalisti intervistando i migranti, appunto, di diversi centri di accoglienza sparsi in piccoli paesi tra Abruzzo, Lazio e Molise. Storie che toccano le profonde corde del cuore lanciando diversi spunti di riflessione: “Sono tutti figli” hanno teneramente testimoniato due anziane signore intervistate dai ragazzi. Già. “Siamo tutti figli”.

La situazione, però, quella che si respira negli ultimi tempi, non è proprio quella di qualche tempo fa. A raccontare la trasformazione in atto nell’ambito dell’accoglienza ai richiedenti asilo è stata Sara Di Sciullo, responsabile del centro gestito dalla cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali a Sulmona. “Mi piacerebbe utilizzare questo tempo per spiegarvi le attività che svolgiamo- ha spiegato- ma la situazione sta cambiando”. Con il decreto sicurezza varato ultimamente, infatti, i centri di accoglienza saranno ancora di più un “limbo” di quanto già lo sono ora. Nessuna residenza per i migranti, con tutto ciò che ne consegue in termini pratici come, nel caso più semplice, l’impossibilità di iscriversi ad associazioni, di aprire le procedure per una carta prepagata, effetti che potranno ripercuotersi anche su chi ha già ottenuto i documenti. Per non parlare poi dell’ignoranza, nel senso di ignorare, che a macchia d’olio si diffonde tra la massa. Nel sostituire lentamente i giornali Facebook è diventato lo strumento di sfogo per sentimenti di rabbia, paura e razzismo, quest’ultimo sempre più autorizzato. Il racconto di Di Sciullo è partito proprio da un episodio che l’ha vista personalmente coinvolta: un “Ho visto su Facebook che…” e giù tutto il soliloquio razzista conclusosi con parole altamente infelici. “L’informazione- ha chiuso la responsabile Nos- lasciamola fare ai giornalisti, a chi è in grado di leggere la realtà che ci circonda” perchè sui social, questo è il senso, si muovono le notizie partendo dal sensazionalismo, dal prendere per la pancia gli utenti, molto lontano, quindi, da quanto dovrebbe fare la vera informazione.

Oggi l’associazione Sulmonacinema apre ufficialmente con i primi corti in gara e l’evento serale con il lungometraggio delle 21. Una sfida che prosegue quella del Siff pronto a calcare scene più ampie, quantomeno regionali come parte della film commission istituita dalla Regione Abruzzo circa un anno fa. Una strada in salita, certamente, ma pronta per essere affrontata. Oggi, intanto, si riparte dal Cinema Pacifico alle ore 17.

Simona Pace

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