Siff: il prefestival si apre con il sogno del turismo cinematografico

 

Il Sulmona Film Festival da due anni a questa parte è cambiato, certo, si è fatto Sulmona International Film Festival e ha aperto le porte ai corti. Una scommessa, vincente, si può dire, perchè nelle ultime due edizioni il numero di concorrenti è passato da circa 300 ai 700 di quest’anno. E non è vero che tra corti e lungometraggi ci sia differenza di valore: “Hanno pari dignità- spiega Marco Maiorano, presidente dell’associazione Sulmonacinema, che organizza l’evento-. Sempre più registi si cimentano con questi prodotti”. “La competizione si profila come una delle più sfaccettate e virtuose dal punto di vista della qualità- commenta Carlo Liberatore, direttore artistico aggiungendo-. Il cortometraggio, da sempre strumento di narrazione scevro dalle limitazioni che le esigenze economico-produttive ” comportano, è terreno fertile per i registi di domani”.

Oggi la programmazione di questa 36esima edizione è stata presentata nella sua interezza. A partire dallo spot curato da Liberatore, 140 anni di testimonianze cinematografiche condensate in un solo minuto. Impresa ardua e riuscita. Le premesse e le promesse sono tante e sostanziose. L’assessore alla Cultura del Comune di Sulmona Alessandro Bencivenga ha rispolverato una proposta già fatta, quella cioè di creare un percorso turistico cinematografico a Sulmona, che qualche produzione, qualche set ce l’ha nel suo curriculum. Un modo per indicare, con tabella o altri dispositivi, i luoghi toccati dal cinema in città. E gli fa eco Claudio Ucci, direttore della Dmc Cuore d’Abruzzo che specifica come “in questo territorio si produce tanta cultura, il mio impegno è che questo evento assuma sempre più i caratteri di un evento regionale”. E in parte l’associazione lo sta già facendo attraverso partenariati avviati con altre realtà abruzzesi. Per non parlare del discorso film commission (con legge approvata ma ancora senza risorse economiche) tutto da imbastire. C’è da lavorare, certo.

Ma, intanto, il Sulmona International Film Festival ha aperto ufficialmente oggi i battenti con gli eventi del prefestival: la presentazione del libro “Il cinema forte e gentile” di Piercesare Stagni ossia la sintesi di un “intensa ricerca sul cinema abruzzese”. Domani l’appuntamento è con “Lives in limbo-trapped in Belgrade”, mostra fotografica del fotoreporter sulmonese Francesco Pistilli. A presentarla è stata Italia Gualtieri, tra le promotrici di Spazio Maw dove sarà ospitata la personale con inaugurazione alle 17.30. “Si tratta del quarto capitolo di un viaggio iniziato da Pistilli otto anni fa. Un modo per saggiare il discorso della migrazione attraverso una fotografia che, seppur nell’ambito giornalistico, è umanista” spiega Gualtieri. Per il Maw, da poco eletto Luogo del Contemporaneo, è un passo importante quello di ospitare le foto di Pistilli, terzo premio World Press Photo 2018. Un modo anche per “essere radicati sul territorio con uno sguardo verso l’altrove. Bisogna tenere aperte le finestre su quello che succede nel mondo”, molto meglio se grazie agli scatti di un talento nostrano. Il terzo appuntamento è con “I migrati” di Francesco Paolucci, martedì 6 novembre, ore 18 presso il Cinema Pacifico. Uno sguardo sul fenomeno dell’immigrazioni dal punto di vista di giovani disabili nella veste di giornalisti. Le pieghe che grazie a loro assume l’argomento sono certamente tutte da vedere. E poi ci sono i dopofestival con la buona musica del Soul Kitchen e l’originale chiusura con il Siff Talk di sabato 10 “Victor Perez: raccontare con gli effetti visivi”.

Trentanove i corti in concorso, tante le categorie con le novità dell’animazione e della produzione abruzzese. A presiedere la giuria, che annovera nomi importanti della critica di settore under 35 (coordinati da Davide Stanzione), è Francesco Bruni, regista e sceneggiatore per parecchi film di Paolo Virzì. Intensa la programmazione durante tutta la manifestazione con i film evento che chiuderanno le prime tre serate. Buona visione.

Simona Pace

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