Si è tenuta oggi a Pescara nella sede della Regione Abruzzo, alla presenza del presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, la riunione per la creazione delle Zone economiche speciali regionali. Erano presenti per la Valle Peligna i comuni di Sulmona e di Pratola Peligna, rispettivamente con l’assessore Stefano Mariani e con la sindaca Antonella Di Nino e l’assessore Paolo Di Bacco.
L’incontro era finalizzato a definire i criteri del progetto Zes, ovvero all’individuazione e alla perimetrazione delle aree che dovranno essere istituite sul territorio regionale, ma che devono prima essere presentate e poi approvate nei prossimi mesi dal Ministero dello Sviluppo economico.
Le Zes avranno una superficie complessiva di 1807 ettari e ricadranno su 3 direttrici: Ortona-Vasto con le zone industriali di Val di Sangro e San Salvo; l’asse trasversale Pescara-Civitavecchia, passando per le aree produttive e logistiche di Manoppello, Sulmona-Pratola Peligna, Avezzano e Carsoli; l’autoporto di Roseto.
L’assessore Mariani è soddisfatto per l’esito dell’incontro e sottolinea come le proposte venute dai due comuni peligni siano state sulla stessa riga: “Più che favorire la costruzione di nuovi stabilimenti e quindi sottrarre terreni produttivi a scopo agricolo, provare ad utilizzare quelli esistenti, ma dismessi”. La sindaca Di Nino, dal canto suo ha dichiarato: “Ho chiesto due cose al presidente Giovanni Lolli. La prima, di inserire nella Zes non solo le aree ricadenti nell’Arap ma anche quella di completamento industriale del mio comune, la seconda, di considerare nella ratio della strategia non solo i nuovi insediamenti ma soprattutto gli esistenti, che continuano a costituire una risorsa importante per la Valle Peligna. Ho chiesto inoltre di tenere in considerazione le aree abbandonate dove insistono i capannoni già utilizzati”.
Al momento il vantaggio che assicurano le Zes è quello del credito d’imposta, ma attraverso la contrattazione fra Regione e Comuni gli sconti dovrebbero essere implementati. Potrebbero infatti essere messi sul tavolo altri tipi di risparmi fiscali, in modo da rendere gli investimenti in queste aree più appetibili. Inoltre dovrebbero essere inserite formule di semplificazione amministrativa.
“Abbiamo scelto – ha spiegato Lolli nel suo intervento – di puntare su aree che possano beneficiare del nostro sistema di mobilità portuale, autoportuale e intermodale, che crediamo rappresenti un fattore attrattivo di sicuro interesse per le imprese. La filosofia delle Zes, infatti, è offrire alle aziende non solo benefici in termini fiscali e tributari, ma soprattutto servizi e procedure snelle per accompagnare gli investimenti, che rappresentano un vantaggio competitivo decisivo”.
Savino Monterisi
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