Città nel degrado, ci pensa la perpetua giardiniere

Almeno per onorare i santi e i morti, almeno davanti alle chiese, quelle della città che dovrebbero essere il fiore all’occhiello, ma che i fiori, anzi le erbacce, ce li hanno sparsi e selvaggi davanti ai loro sagrati. Il Comune non intervene e così la “perpetua” fa da sola: questa mattina, infatti, incaricata dalla parrocchia, una signora con i potenti mezzi a sua disposizione, una forchetta, ha ripulito il sagrato dell’Annunziata. Un lavoro paziente e certosino (guarda il video -La perpetua giardiniere- nella sezione “de visu”) durato ore e necessario per ridare un minimo di decenza ad uno dei monumenti più importanti della città. In attesa che venga pubblicata l’ordinanza annunciata contro cibo e bevande sulle scalette, infatti, l’erba e le erbacce continuano a fiorire in tutti gli angoli della città e del centro storico; che il picnic si fa senza asporto, insomma. Dal sagrato dell’Annunziata, a quello delle altre chiese, sulla Fontana del Vecchio e sull’acquedotto medievale e ancora sulle mura cittadine, le Porte d’ingresso (un caso particolare è Porta Romana), gli edifici pubblici e immancabile la sede del liceo classico in piazza XX settembre dove, puntuale, sulla macchia di umidità e intonaco staccato della facciata si ammira rigoglioso un “giardino pensile” che il bosco verticale del Centro direzionale di Milano se lo sogna. Mentre si inaugurano statue tirate a lucido e nuovi visioni di piazze urbane, ripulite di storia e alberi, Sulmona va avanti così: con una forchetta e una perpetua a ripulirsi la faccia.

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