Il viaggio è lento, contempla il paesaggio circostante, gli alberi, pioppi e salici perlopiù, il rumore dell’acqua che scorre, una vita fortemente attiva tutto intorno, quella della natura. A bordo di una canoa che adagio risale il fiume Tirino, uno dei più belli e puliti in Europa dalle varie sfumature che catturano lo sguardo, dal verde all’azzurro intenso, le sensazioni che si percepiscono, le emozioni che si provano si fanno difficilmente descrivibili perchè non è facile spiegare, ma ci si può provare, in cosa consiste quello stupore tipico dei più piccoli, quell’infinito senso di meraviglia, quel sentirsi connessi e parte unica di un sistema più ampio come esseri infinitamente piccoli e altrettanto immensi.
E’ il turismo esperienziale. Un esempio, quello de Il Bosso, che come altri tenta, con ottimi risultati, di dare un spinta propulsiva all’economia dell’Abruzzo, quello interno maggiormente. Perchè le risorse ci sono, basta quel tocco di passione e una squadra profondamente innamorata del proprio territorio e le somme si tirano in positivo. L’astrattismo emozionale, infatti, assume concretezza pensando ai numeri. Tra le varie attività in cui Il Bosso è impegnato, l’estate scorsa sono state 6mila le presenze solo per la canoa per la quale l’organizzazione vanta una bella flotta. Considerando anche i trekking, le pedalate e l’educazione ambientale le presenze registrate in totale sono state 25mila.
Le proposte, nella loro diversità, hanno un comune denominatore: la lentezza. Perchè è da questo particolare che poi esplode l’esigenza, in una società sempre più frenetica, di affidarsi a chi la lettura del paesaggio la fa attraverso il cuore e mira a riproporla al meglio, di turista in turista, creando quel “passaparola” fondamentale a richiamare veri esploratori qui in Abruzzo.
Un lavoro lungo due decenni. Nel 2019 Il Bosso compirà 20 anni e per l’occasione il team sta preparando diverse novità. Un trend positivo e in continua crescita, insomma, un tassello parte di un sistema più ampio rappresentato dal portale valledeltirino.it dove sono concentrate tutte le realtà che, in un territorio a metà tra la provincia di Pescara e dell’Aquila, hanno scelto di investire. Basti pensare che solo all’interno della cooperativa sono coinvolti stagionalmente circa 30 ragazzi, nel resto dell’anno fuori per motivi di studi, i quali, però, rientrano nel periodo di alta stagione a supportare l’attività del resto dei soci facendosi parte attiva e veri e propri “ambasciatori del territorio”. E se non è questa economia.
Esempi virtuosi, come anticipato, ci sono anche nella vicina Valle Peligna, si tratta di progetti portati avanti con umiltà e determinazione lì dove autentico e lento è sempre più il turismo che piace.
Simona Pace
Commenta per primo! "Turismo esperienziale: l’emozione del Tirino, un trend in continua crescita"