Potrebbe ripartire da un Consiglio comunale allargato a tutti i sindaci, ai sindacati, ai parlamentari, al personale ospedaliero del territorio la battaglia in difesa del punto nascite di Sulmona. E’ questo quello che auspicano dalla commissione Politiche Sanitarie riunitasi oggi a Palazzo San Francesco alla presenza, anche, della senatrice M5S Gabriella Di Girolamo. L’appuntamento è stato fissato a sabato 3 novembre con l’obiettivo di approvare una delibera comune. Nello specifico l’intenzione è quella di tentare di nuovo la carta del riconoscimento di area disagiata, per le caratteristiche orografiche di area montana, che permetterebbero, qualora venisse riconosciuta, di andare in deroga ai criteri stabiliti nel decreto 70/2015.
Nella nota inviata dal sindaco si ribadisce, inoltre, la posizione assunta a proposito dalla Di Girolamo che “ha ribadito il suo impegno a sostegno della permanenza del presidio sanitario a Sulmona, per ricondurre alla realtà il percorso tecnico e sostenerlo politicamente quale membro parlamentare di maggioranza. A mettere tutti d’accordo è stato l’obiettivo comune di non chiudere il punto nascite nell’ospedale peligno, pertanto si è convenuto sul fatto che si tratta di una battaglia di tutti nell’esclusivo interesse di questo territorio”.
A seguito della decisione avvenuta in capo al ministero, la senatrice, dopo un primo momento di silenzio, è andata direttamente in sopralluogo ieri proprio nei reparti sulmonesi interessati dalla chiusura uscendo pubblicamente con un comunicato questa mattina e attaccando le decisioni operata dalla Asl 1 che avrebbero comportato una serie di mancanze a suo parere. Accusa rigettata immediatamente dal dirigente Rinaldo Tordera il quale ha risposto dichiarando come i parametri siano tutti rispettati e in linea con quanto previsto dalla Regione.
S. P.
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