Ancora tagli ai trasporti, ancora a rimetterci saranno i pendolari peligni. Dal primo novembre, infatti, saranno tagliate le corse autobus verso Roma. A renderlo noto è il Comitato dei pendolari del Centro Abruzzo: “La Regione Abruzzo e la Sangritana hanno deciso di condannare a morte la Valle Peligna” denunciano. Dopo la pubblicazione dei nuovi orari della Sangritana, pubblicati ieri, i pendolari hanno chiamato a raccolta “tutti i sindaci del territorio (Sulmona e Pratola in primis), i consiglieri regionali e comunali, la senatrice Gabriella Di Girolamo, i sindacati, le forze commerciali, gli operatori del turismo a far sentire con forza la voce alla Regione Abruzzo per bloccare l’entrata in vigore del nuovo piano e riaprire un tavolo con istituzioni, pendolari e forze sociali per trovare delle soluzioni alternative”.
“Per mesi- aggiungono-ci hanno preso in giro: il consigliere regionale con delega ai Trasporti Di Nicola del Pd e il presidente della Sangritana Di Nardo ci avevano garantito, alla presenza dei sindaci di Sulmona e Pratola, che non solo non sarebbero state tagliate le corse, ma che addirittura sarebbero state aumentate le sei coppie di corse che ci sono oggi, accogliendo le proposte a costo zero che avevamo avanzato. A cominciare da quella di far fermare al parcheggio di scambio di Pratola Peligna i bus che viaggiano da Pescara”.
Dopo le promesse il silenzio e poi ieri l’amara sorpresa con le corse tagliate che poi sarebbero proprio quelle utilizzate dai pendolari, mentre “le proposte a costo zero per il parcheggio di scambio di Pratola non sono state accolte e alcune delle poche corse rimaste passeranno per il centro di Avezzano- prosegue nella nota il comitato-, allungando irrimediabilmente i tempi di percorrenza rendendoli così insostenibili. Per questo vogliamo che le istituzioni del territorio facciano sentire con forza e rabbia la propria voce contro i vertici della Regione Abruzzo (la risoluzione di Pietrucci del Pd vale solo per L’Aquila?) che hanno deciso questo nuovo pesantissimo scippo nei confronti del nostro territorio – spiegano ancora dal Comitato pendolari – la cosa che ci fa più rabbia è che queste persone alla Regione e alla Sangritana, pagate migliaia e migliaia di euro ogni mese con i nostri soldi, giocano con la pelle delle nostre famiglie, dei nostri mutui, ignorano le difficoltà di un bacino di 60 mila abitanti e danneggiano il turismo dell’Altro Sangro e della Valle del Sagittario”.
Il gruppo di pendolari conclude rilanciando una serie di domande: “Di tutto questo è possibile che non debba rispondere mai nessuno? E’ mai possibile che queste scelte unilaterali e drammatiche il nostro territorio debba digerirle con questo silenzio complice e assordante? In un paese normale, Di Nicola e Di Nardo oggi dovrebbero rileggere i post e le dichiarazioni dei mesi scorsi dopo gli incontri con i pendolari e i sindaci, fare le valigie e andare a casa. Il 10 febbraio si avvicina, le corse dei pendolari non si toccano. Non vi lasceremo staccare la spina al nostro territorio”.
S. P.
Commenta per primo! "Ancora tagli ai bus Sulmona-Roma, pendolari: “Non vi lasceremo staccare la spina al nostro territorio”"