L’associazione “Ubuntu Onlus” ha invitato a Sulmona inviandogli una lettera, il sindaco di Riace Domenico Lucano. L’iniziativa ha avuto la partecipazione di AltreMenti Valle Peligna e del Collettivo Studentesco Sulmona che hanno sottoscritto entrambi la lettera. Dopo la revoca degli arresti domiciliari infatti, al sindaco è stata inflitta la misura cautelare del divieto di dimora nel suo comune. Per questo in tutto Italia si stanno mobilitando associazioni e comitati vari per accoglierlo ed invitarlo a raccontare l’esperienza di Riace ed anche Sulmona si è unita a questo spirito solidale.
“Siamo profondamente consapevoli – scrivono le associazioni – che il modello Riace debba essere conosciuto e raccontato in quanto da sempre fermamente convinti che un sistema di accoglienza fondato sul mero assistenzialismo, perennemente in emergenza, farraginoso e debole abbia prodotto delle “vittime-utenti” in condizione di subalternità e senza alcun contatto con la cittadinanza accogliente. Di contro, la conoscenza e la partecipazione attiva alla vita sociale del luogo in cui si è migrati, svuota il richiedente asilo dallo schiacciante ruolo di “vittima” per esistere al di là di questo, come soggetto attivo, autodeterminato e parte di un insieme”.
Domenico detto Mimmo Lucano, nel 2016 è stato indicato dalla prestigiosa rivista Fortune, come una delle 50 persone più influenti al mondo. La sua intuizione e capacità è stata quella di riuscire ad integrare i migranti arrivati nel tempo a Riace, nel tessuto sociale del piccolo paese calabrese che si andava spopolando. Alcune settimane fa però, questo modello è stato stoppato dalla magistratura generando grande clamore a livello nazionale. Oggi Lucano è in attesa del processo, ma deve restare fuori dal territorio comunale di Riace.
“La nostra è una risposta unitaria e solidale e ci auguriamo possa essere condivisa da altri Enti e Istituzioni – scrivono ancora le associazioni – pertanto, caro sindaco nella convinzione di condividere gli stessi obiettivi e valori, ti invitiamo qui a Sulmona, per ascoltare la tua testimonianza, offrendoti la nostra accoglienza e tutto il nostro supporto perché vorremmo che il modello Riace non scomparisse, ma potesse fungere da esempio e moltiplicarsi poiché crediamo che l’incontro tra culture sia la sola via da seguire per un futuro più ricco e pacifico, fatto di reciproco scambio e di condivisione, per perseguire tutti insieme il benessere comune”.
S.M.
Senza parole, che problemi che ci stanno a Sulmona. perché nell’articolo non ricordiamo anche i capi d’accusa? Così per dovere di cronaca e informazione a 360 gradi
ma chi se ne frega di Mimmo Lucano…. ma con tutti i problemi che abbiamo vogliamo fare i norvegesi al sud?
Ben venga Mimmo Lucano.
Siamo un paese cattolico a parole. Tutti credenti, ma tutti religiosamente analfabeti. Sono cristiani, ma non sanno che Gesù, che loro pregano, disse:” bussa e ti sarà aperto”?