Il primo freddo è arrivato insieme alla prima neve sulle cime delle montagne, ma nelle scuole questo diventa un problema perché i termosifoni restano spenti. In Comune, di conseguenza, è arrivata la lamentela di diversi genitori preoccupati per le temperature alle quali vengono esposti i figli durante le ore di lezione. La situazione sembra particolarmente critica nella scuola di via L’Aquila, dove sono alloggiati anche parte dei bambini dell’asilo nido e da dove provengono la maggior parte delle lamentele da parte delle famiglie. Meno disagi invece nei Musp alloggiati nella caserma Cesare Battisti di viale Mazzini. La resistenza termica della struttura infatti, pur essendo minore rispetto agli edifici in muratura, è compensata dalle pompe di calore che permettono di riscaldare gli ambienti anche senza accendere l’impianto di riscaldamento a gas.
Dal Comune però fanno presente che l’accensione dei termosifoni è prevista solo per l’uno novembre, quindi il due, che è il giorno del ritorno a scuola. Tant’è che anche negli uffici comunali si sta tutti al fresco autunnale, con i termosifoni spenti. Non si può nemmeno dire che i bambini si possono scaldare con l’attività fisica nelle palestre, visto che queste restano tutte chiuse, insieme alla mensa, alimentando le grosse criticità che in questo momento incontrano gli alunni nelle scuole. Insomma il meteo parla chiaro: le minime notturne e quindi in grande freddo nelle prime ore della mattinata accompagneranno la vita degli studenti nei prossimi giorni. Ora devono solo sperare che qualcuno dell’amministrazione comunale se ne renda conto e dia l’ordine di anticipare la data di accensione del riscaldamento.
S.M.
Commenta per primo! "Studenti al freddo, ma i termosifoni si accenderanno a Novembre"